L’appello del patriarca di Gerusalemme per la pace, l’adesione delle chiese di Monza

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha invitato a una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Medioriente e nel mondo.
Cardinale Pizzaballa Monza
Cardinale Pizzaballa Monza Fabrizio Radaelli

Una giornata di digiuno e preghiera per chiedere il dono della pace in Medioriente e nel mondo. A domandarlo ai fedeli di tutta Italia è il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. La proposta promossa dalla Conferenza episcopale italiana è rivolta a tutti i cristiani per martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani della Terra Santa che, su invito del cardinale Pizzaballa, si incontreranno «nella preghiera corale per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, giustizia e riconciliazione», come si legge nel documento inviato a tutte le comunità diocesane perché aderiscano all’iniziativa.

Un invito che è stato subito accolto anche dalle parrocchie di Monza e della Brianza che per la giornata del 17 ottobre hanno previsto momenti di preghiera, adorazione comunitaria e personale e incontro.

L’appello del patriarca di Gerusalemme per la pace: il programma per il 17 ottobre

A Monza la comunità pastorale San Francesco propone la recita del rosario e l’adorazione eucaristica nella chiesa Sacra Famiglia alle 17 e a seguire la celebrazione della messa alle 18.30. Appuntamento con la recita del rosario anche a Sant’Ambrogio, alle 17, mentre alle 20.30 in tutte e tre le chiese della comunità pastorale (Cederna, Sant’Ambrogio e Cristo Re) si potrà sostare in adorazione davanti all’Eucarestia fino alle 21.30.

A San Fruttuoso la giornata di preghiera e digiuno si aprirà con l’adorazione personale dalle 9 alle 10.30. alle 21 si potrà partecipare alla recita del rosario (anche collegandosi on line), mentre la chiesa resterà aperta per l’adorazione fino alle 22.

Nelle tre parrocchie della comunità pastorale Ascensione del Signore dopo le celebrazioni delle messe del giorno ci si potrà fermare per mezz’ora di adorazione personale, «per esprimere la vicinanza alle popolazioni in guerra e chiedere al Signore che gli uomini pongano fine ai conflitti in atto», spiegano i sacerdoti.

Nella parrocchia di Santa Gemma l’adorazione eucaristica è prevista prima della messa delle 17.30.