Lampedusa, naufragio dei migranti Lutto nazionale e silenzio sui campi

Un minuto di silenzio su tutti i campi in ricordo delle vittime del naufragio al largo di Lampedusa. Lo ha deciso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo la proclamazione del lutto nazionale per la giornata di venerdì 4 ottobre.

Un minuto di silenzio su tutti i campi in ricordo delle vittime del naufragio al largo di Lampedusa. Lo ha deciso il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo la proclamazione del lutto nazionale per la giornata di venerdì 4 ottobre. L’invito è stato esteso a tutte le federazioni sportive nazionali, alle Discipline sportive associate e agli Enti di promozione sportiva. La Fip, federazione pallacanestro, ha disposto il silenzio per tutte le manifestazioni che si disputeranno da venerdì a domenica.

Il lutto è stato deciso giovedì pomeriggio dal consiglio dei ministri: bandiere a mezz’asta su tutto il territorio italiano e un minuto di silenzio nelle scuole di ogni ordine e grado.

«Giorno di lutto nazionale. Lo facciamo per la perdita di vite umane e per solidarietà con i loro familiari», ha motivato il ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge.

La barca che trasportava circa 500 migranti somali ed eritrei è affondata all’alba di giovedì in vista dell’Isola dei Conigli, al largo di Lampedusa. Centocinquanta i sopravvissuti, altissimo il numero di morti e dispersi tra cui donne e quattro bambini. Un numero che potrebbe salire a 300. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, nonostante il mare grosso e le condizioni difficili. Un centinaio di cadaveri sarebbe ancora sotto lo scafo affondato. Una delle tragedie del mare più gravi della storia.