L’allarme di Cna Lombardia su materie prime ed energia: «Il governo intervenga o si rischia di fermare il Paese»

«Sono ormai diverse le imprese di trasporto che preferiscono fermare l’attività per il livello ormai insostenibile del costo dei carburanti ma a pesare è anche una componente fiscale rilevante, serve un intervento del governo».
Caro benzina e gasolio
Caro benzina e gasolio

Da alcuni giorni si leva sempre più forte il lamento delle piccole e medie imprese e dell’artigianato lombarde per i rincari delle materie prime e dell’energia. A prevalere tra le piccole imprese e tra gli artigiani lombardi, in primis tra i trasportatori di merci e persone, è l’idea che sia necessario un tempestivo ed energico intervento del Governo.

«Sono ormai diverse le imprese di trasporto che preferiscono fermare l’attività per il livello ormai insostenibile del costo dei carburanti – sottolinea il presidente di Cna Lombardia Giovanni Bozzini – non possiamo, però, ignorare che sul costo gravi una componente fiscale rilevante nella quale sono incorporati lasciti storici che avrebbero dovuto avere una utilità una tantum e che invece si sono rivelate tasse permanenti sulle tasche di cittadini ed imprese.»

CNA Lombardia rilancia in questo senso e sposa totalmente l’appello lanciato da FITA CNA e dal suo presidente, Patrizio Ricci, per interventi del governo tempestivi ed adeguati a fronte di un aumento del 50/60% del costo dei carburanti in due mesi. In particolare, CNA Lombardia ritiene di grande utilità la proposta, avanzata da FITA CNA, di un provvedimento del Governo per il riconoscimento ad hoc in fattura del costo del gasolio. «Il rischio ora – affermano gli artigiani – è quello di fermare il paese, letteralmente, sul terreno delle merci e delle persone».