I primi ritrovi “unofficial” sono già iniziati sotto l’arengario, giovedì 17 maggio invece è in programma il primo banco di scambio delle figurine storiche di Monza organizzato dal Cittadino. Alla mattina, dalle 9.30 alle 12.30, in piazza Roma in occasione della consueta presenza settimanale della redazione mobile del giornale nel giorno del mercato (e di uscita del giornale).
“Celo, celo, manca” insomma. I primi collezionisti hanno già cominciato a ritrovarsi muniti di mazzetta di figurine e elenco dettagliato delle “doppie”. Lo stesso confronto che avviene nel gruppo facebook che si chiama proprio “Scambio figurine – il Cittadino di Monza e Brianza” (clicca qui per iscriverti).
Intanto l’album storico è anche l’occasione per fare un viaggio nel tempo tra le pagine del giornale. La notizia si trova sul Cittadino del 9 aprile 1908: seconda pagina, la cronaca comunale, sotto il titolo scarno “Il ponte della Mariotta”.
È la ratifica dell’ultimo atto delle mura medievali monzesi: sono passati 110 anni dal giorno in cui l’amministrazione ha deciso di abbattere anche porta de’ Gradi, l’ultimo nome adottato dopo de’ Grati e in origine il passaggio obbligato verso Agrate.
A quegli anni risale una delle ultime figurine dell’album del Cittadino: la cartolina da cui è tratta è datata 1907, ma la fotografia può essere stata scattata anche molto prima. Si riconosce la statua di San Giacomo che negli ultimi anni è stata ricollocata all’imbocco di via Bergamo e si notano le lavandaie al lavoro sul Lambro.
Le cronache di allora dicono che “la giunta onde provvedere ad un miglioramento della viabilità e ad una più comoda comunicazione di via Bergamo col centro propone di cominciare ad abbattere il fortilizio”. La spesa messa in conto era di 1.519,88 lire, che sarebbero state quanto possibile ricompensate dal recupero del materiali demoliti.
“Si fa obbligo all’assuntore della demolizione di restituire al Comune la statua di San Giacomo e la lapide e quant’altro potesse risultare di valore storico”. Soltanto i consiglieri Bosisio e Meda purtroppo storsero il naso di fronte alla demolizione, ma non ci fu niente da fare.
Era un altro pezzo di storia cittadina andato scomparso, le ultime tracce delle antiche mura monzesi. Nell’album le immagini che mostrano la porta sono tre: alcune delle cartoline sono datate negli anni successivi e a quel punto il bastione era già un ricordo da trasmettere in cartolina, così come lo è oggi in figurina da incollare sull’album e conservare.
Il prossimo appuntamento per questo è per il 17 maggio all’arengario. Lì sarà possibile, figurine doppie alla mano, proporre agli altri collezionisti lo scambio per cercare di completare la collezione di 100 cartoline di un secolo fa: quelle che il Cittadino ha trasformato in figurine sono infatti cartoline datate tra il 1900, l’anno del regicidio, e il 1918, la fine della prima guerra mondiale, esattamente un secolo fa. Le cartoline sono una parte dell’enorme collezione raccolta negli anni da Massimo Ratti. Chi fosse rimasto senza l’album può chiederlo al proprio edicolante: la scorsa settimana è stato nuovamente distribuito.
Il costo dell’album di raccolta (da acquistare insieme al giornale) è di 1,50 euro e 1 euro è il costo di ogni pacchetto, contenente ciascuno cinque figurine.
Si trovano nelle edicole e, al termine della distribuzione, sarà possibile acquistare le singole immagini mancanti direttamente alla redazione del Cittadino, in via Longhi 3 a Monza.