L’Aido di Brugherio inaugura il suo monumento sull’importanza del dono

Inaugurato il monumento dedicato ai soci dell'Aido vicino al cimitero.

“Nulla più del dono”: è il nome del monumento in ricordo dei donatori di organi e di tessuti inaugurato domenica 16 dall’Aido di Brugherio. Il titolo, ha spiegato il suo autore Antonio Teruzzi, pone l’accento sull’essenza della donazione che «richiede di spogliarsi di tutto» per effettuare un gesto gratuito. 

L’Aido di Brugherio e la solidarietà

«Quella post mortem – ha affermato il presidente dell’associazione Lucio D’Atri a differenza del regalo è un atto di profonda solidarietà, fatto senza aspettare nulla in cambio, nei confronti di persone sconosciute» che possono continuare a vivere. L’opera è collocata nell’area verde di fronte al cimitero nuovo di via San Francesco, accanto agli ulivi in memoria dei defunti regalati dall’Unione dei cavalieri d’Italia che, con gli alberi che saranno piantumati in futuro, sono destinati a creare un angolo riservato alla meditazione. Il monumento dialoga idealmente con l’altro, a poche decine di passi, dedicato alle vittime della pandemia di covid-19. «Si può guardare sia ponendosi davanti che sul retro – ha notato D’Atri – in quanto simbolo di universalità».

L’Aido di Brugherio e il monumento vicino al cimitero

«È all’esterno del cimitero – ha precisato il sindaco Marco Troianoperché possa aiutare a riflettere sulla donazione. Si tratta di una scelta personale che coinvolge anche chi sceglie di non accogliere la proposta. La scultura è uno stimolo affinché ci si ricordi che donando qualcosa agli altri si può costruire un mondo migliore». «La dignità di chi riceve il dono è sempre e ovunque, è la dignità di tutte le persone» ha detto don Alberto Capra, parroco della comunità pastorale Epifania del Signore commentando le parole del Vangelo di Matteo: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo dei miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me». Alla inaugurazione hanno partecipato oltre cento associati all’Aido brugherese che, con i suoi 1.756 soci è una delle sezioni più grandi della Brianza. Ai tesserati, ha ricordato D’Atri, vanno aggiunti 3.500 cittadini che hanno espresso la volontà a donare gli organi in occasione del rinnovo della carta di identità. In Italia le dichiarazioni sono 10.500.000, raccolte grazie alla collaborazione degli uffici anagrafe dei comuni, che si sommano a 1.400.000 iscritti all’Aido. Alla cerimonia, effettuata nella giornata nazionale della donazione, sono intervenuti i rappresentanti del gruppo provinciale e di altre associazioni tra cui l’Avis, gli Alpini, i Marinai d’Italia e la banda San Damiano Sant’Albino.