L’agopuntura cura 150 pazienti l’anno all’ospedale di Vimercate

L'ambulatorio di Agopuntura è presente nel nosocomio ormai da cinque anni.
Coronavirus ospedale di Vimercate
Coronavirus ospedale di Vimercate

L’ambulatorio di Agopuntura esiste dal 2018 e da allora è parte integrante dell’offerta della Terapia del Dolore, presso l’Ospedale di Vimercate: un servizio che si occupa di garantire il percorso terapeutico a pazienti che soffrono di una patologia dolorosa benigna e cronica o che sono stati interessati da eventi acuti post traumatici o post operatori. Vi sono impegnati, esclusivamente 4 anestesisti. L’qmbulatorio di Agopuntura è assolutamente aggiuntivo o complementare agli altri approcci terapeutici (farmacologici e infiltrativi) a stati dolorosi acuti e cronici. Si occupa dell’ambulatorio, anche in questo caso, un’anestesista: Maria Francesca Borgo.

L’agopuntura cura 150 pazienti e le parole della dottoressa Borgo

“L’agopuntura – spiega – è una tecnica terapeutica appartenente alla medicina tradizionale cinese, molto antica (risale al II sec. a.C.). Utilizza dei piccoli aghi – sottili, sterili e monouso – che vengono inseriti in alcune parti mirate del corpo – i cosiddetti agopunti – per combattere il ristagno di energia che scorre nel nostro organismo e che provoca la malattia”. La maggior parte dei pazienti arriva all’ambulatorio (in prevalenza donne, ma non solo, ovviamente) perché decidono consapevolmente e volontariamente di sottoporsi a questo trattamento oppure perché le cure seguite non hanno dato grandi risultati. Alcuni di loro perché non possono sottoporsi ad una terapia farmacologica o perché poliallergici. La maggior parte proviene dal vimercatese ma anche da tutta l’area Brianza, alta e bassa. L’Ambulatorio è attivo un pomeriggio alla settimana. “Vedo circa 12 pazienti al mese – aggiunge la specialista – circa 150 all’anno. Ogni seduta dura una media di 45/50 minuti: spesso ne sono necessarie 5 o 6”.  “Ho conosciuto l’agopuntura – racconta Maria Francesca Borgo – e mi sono appassionata professionalmente ad essa grazie ad una esperienza vissuta in famiglia. Mia sorella soffriva fortemente di vertigini e, dopo che a Bologna erano arrivati al punto di sottoporla a una TAC cerebrale, l’agopuntrice l’aveva guarita nel giro di una seduta”.