Hanno pazientato per quasi cinque anni i residenti del condominio Fossati a Monza: per tutto questo tempo hanno atteso che il Comune mettesse in sicurezza il muro pericolante di un edificio della ex Fossati e Lamperti che confina con la loro proprietà, parzialmente crollato nel dicembre 2019, che impedisce ad alcune famiglie di parcheggiare le auto nei box e in una parte del cortile.
Poi, stanchi di attendere i lavori più volte iniziati e interrotti, a giugno si sono rivolti al Tribunale nel tentativo di ottenere il risarcimento dei danni patiti per l’impossibilità di posteggiare nei garage.
Monza: da cinque anni senza box per la Fossati Lamperti, vicenda che risale al 2019
Il Comune, che sarà difeso dall’avvocatura interna, ricostruisce la vicenda nella delibera approvata dalla giunta il 28 agosto: dopo il cedimento di una porzione di uno stabile verificatosi nel 2019 i Vigili del fuoco hanno diffidato i condomini a mettere piede nelle aree transennate dalla Polizia locale, ritenute a rischio in caso di ulteriori collassamenti.
Piazza Trento e Trieste, dopo aver reperito le risorse, ha avviato nel giugno 2021 la messa in sicurezza dell’immobile. Le operazioni per la rimozione dell’amianto sono, però, state interrotte in seguito ad altri crolli: la Soprintendenza, oltretutto, ha chiesto un nuovo progetto perché quel che resta del padiglione fatiscente è sottoposto a vincolo culturale in quanto fa parte di un complesso industriale di pregio.
Da allora la situazione non si è più sbloccata: «Secondo la Soprintendenza – afferma l’assessore alle opere pubbliche Marco Lamperti – dovremmo ricostruire lo stabile anche se, ormai, è completamente diroccato. L’intervento richiederebbe diversi milioni di euro che noi non abbiamo: abbiamo avviato le verifiche tecniche per capire se è possibile mettere in sicurezza il muro per consentire ai condomini di entrare nei loro box».
Monza: da cinque anni senza box per la Fossati Lamperti, l’auspicio è l’inizio lavori a fine 2024
L’amministratore auspica che entro la fine del 2024 i tecnici esprimano un responso positivo, in modo da avviare i lavori. Della vicenda del villaggio Fossati nel corso degli anni si è discusso più volte in consiglio comunale: il democratico Pietro Zonca, in particolare, ha attirato l’attenzione sul disagio delle 145 famiglie del complesso e ha suggerito, prima alla giunta Allevi e poi all’amministrazione Pilotto, di costruire un nuovo muro che separi il padiglione fatiscente dal cortile.
Il tetto, peraltro, è stato più volte distrutto da incendi e fino a una decina di anni fa l’edificio era saltuariamente utilizzato come rifugio da qualche sbandato. Non sembra, intanto, muoversi nulla sul fronte della riqualificazione della ex Fossati e Lamperti acquistata dal Comune nel 1994: in quell’epoca c’era chi contava di trasformarla nella cittadella giudiziaria con il Tribunale e la Procura ma c’è anche chi ha proposto di costruire all’interno dell’area dismessa una residenza per anziani.