L’addio di Limbiate a Emilio Figini, volontario instancabile di Croce d’Argento, Protezione civile e San Francesco

Emilio Figini, 68 anni, si è sempre speso in prima persona anche nell’associazione nata in memoria di don Franco Maggioni, che fu parroco in città, per la raccolta di fondi che hanno portato alla costruzione di pozzi in Africa. Impegnato anche a L’Aquila dopo il terremoto del 2009.
Emilio Figini
Emilio Figini Fabio Cavallari

Volontario della Protezione civile e della Croce d’Argento, esponente del consiglio pastorale della parrocchia di san Francesco e presidente dell’associazione onlus don Franco Maggioni. A Limbiate si farà davvero sentire l’assenza di Emilio Figini, 68enne venuto a mancare domenica mentre si trovava in ospedale per alcuni accertamenti. La sua vita infatti è stata interamente dedicata al famiglia, al lavoro e alla comunità.

Nonostante per 40 anni avesse lavorato come funzionario alla Banca Commercio e Industria, venendo anche nominato Maestro del Lavoro nel 2005, non si è mai risparmiato nell’aiutare gli altri. In parrocchia, oltre ad aver fatto parte del consiglio pastorale, si è sempre speso in prima persona nell’associazione nata in memoria di don Franco Maggioni, ex parroco della chiesa di san Francesco, che ha raccolto fondi per la costruzione di pozzi in Africa.

Tra i primi volontari della Protezione civile di Limbiate, Emilio Figini non ha esitato a recarsi a L’Aquila per un paio di settimane dopo il terremoto del 2009 ed era sempre in fila nella gestione della sicurezza nei grandi eventi organizzati dall’Amministrazione comunale e nella perlustrazione di capodanno alla ricerca dei botti inesplosi. Quando il gruppo guidato da Ruggero Battaggia doveva recuperare uno sciame d’api chiamava sempre il 68enne visto che, insieme ad un altro volontario, aveva seguito un corso di apicoltura, passione coltivata anche in proprio prendendosi cura delle arnie che aveva al Villaggio Giovi. Raggiunta l’età della pensione ha viaggiato, frequentato i corsi dell’Ute e dedicato tempo al restauro del legno, passione ereditata dal padre.