Un nuovo tormentone estivo, questa volta con un obiettivo ben preciso: donare alla Brianza un inno. Nemmeno l’emergenza Covid-19 è riuscita a placare le vulcaniche idee del coreografo lesmese Sebastiano Fumagalli che ha lanciato venerdì 10 luglio una nuova canzone dal titolo “Brianza alè olà”. Un’ode alla Brianza che si pone l’obiettivo di coinvolgere tutti i 55 paesi della provincia di Monza e Brianza attraversandoli con una scarica di allegria e buon umore.
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«Questo tormentone che uscirà in occasione della Festa di Lesmo – spiega Fumagalli –,è un progetto a cui ho iniziato a pensare nel corso del lockdown. Mi sono detto: Milano ha “O mia bela Madunina”, mentre la Brianza nulla; allora perché non provare a dare anche alla nostra bella Provincia un bell’inno?».
Nel videoclip ci sono alcuni dei luoghi più caratteristici della Provincia come ad esempio la curva parabolica dell’autodromo di Monza, ma anche una falegnameria lissonese. C’è ampio spazio per tutti i paesi della zona per i quali Sebax ha scattato una fotografia dei cartelli stradali: tutti sono stati inseriti all’interno dei videoclip. «Nei giorni scorsi – prosegue Fumagalli –, ho scritto una lettera a tutti i 55 sindaci della Provincia per coinvolgere così tutti i paesi e chissà, magari anche per far nascere qualcosa di concreto. Penso ad esempio in occasione del Gran Premio di settembre oppure per le partite del Monza Calcio, neopromosso in Serie B».
Nel pezzo, oltre a Fumagalli ci saranno le due cantanti Jessica e Nicole Cantù, il sassofonista Gabriele Faccialà. Il tutto arrangiato da Dario Mangiarotti. «Il testo è stato scritto da me eccetto per la parte rap che è stata gestita invece da Nicole – prosegue Fumagalli–. Dopo il lockdown mi sono trovato con Dario a cui ho canticchiato il motivetto che mi era venuto in mente per la canzone: gli è subito piaciuto e da lì mi ha spinto a buttarmi dentro questo ennesimo tormentone. Nel video ci saranno in anche le ballerine di Arte e Spettacolo e le ragazze del Dream Volley Peregallo. Questo inno vuole essere un regalo alla terra in cui vivo da che sono nato, un tormentone per far ballare e cantare tutte le generazioni. Manca veramente poco, quindi come sempre incrociamo le dita con la speranza che questa canzone possa diventare un simbolo della nostra bella Brianza».