La Protesta dei richiedenti asilo arriva in Prefettura, la Questura di Monza: «Soggetti che hanno presentato ricorsi in via di valutazione»

La manifestazione di una trentina di stranieri accolti a Camparada si è tenuta in maniera pacifica. Da via Montevecchia spiegano che si tratta di casi specifici che nulla hanno a che vedere con la regolare attività degli uffici. Una delegazione ricevuta in Prefettura.
Monza Prefettura protesta richiedenti asilo
Monza Prefettura protesta richiedenti asilo Fabrizio Radaelli

Si è conclusa nella tarda mattinata di mercoledì 7 aprile la manifestazione inscenata davanti alla questura di Monza di una trentina di stranieri richiedenti asilo che protestavano per presunte lungaggini nel rilascio dei permessi di soggiorno.I partecipanti, ospiti del centro di via Lario a Camparada, hanno raggiunto a piedi la stazione di Arcore, con striscioni, diretti in via Montevecchia, a Monza. Il mini corteo è stato scortato dai carabinieri.

«La manifestazione si è tenuta pacificamente e non ci sono stati problemi di sorta – dicono dalla Questura – Si è trattato di alcuni soggetti che hanno presentato dei ricorsi in via di valutazione rispetto alla loro posizione per aspetti di natura meramente burocratico amministrativa». Casi specifici, dunque. Non c’è invece alcun problema – dicono ancora da via Montevecchia – per quanto riguarda lo svolgimento e la regolarità dell’attività degli uffici della Questura che si occupano della materia.

Una delegazione dei richiedenti protezione internazionale è stata anche ricevuta in Prefettura, a Monza, e nel corso dell’incontro sono stati rappresentati i disagi legati ai tempi della procedura di trattazione delle istanze di protezione internazionale che, in caso di diniego da parte della Commissione territoriale, prevede la possibilità di presentare ricorso all’Autorità giudiziaria. La delegazione ha anche avanzato le proprie preoccupazioni legate alla durata del permesso di soggiorno.

Per quanto concerne i tempi per la trattazione della richiesta di protezione internazionale, si legge in un comunicato diffuso dalla Prefettura: «è stato rappresentato che la Prefettura si occupa esclusivamente dei profili connessi all’accoglienza dei migranti nelle more della definizione della procedura». Mentre rispetto ai permessi di soggiorno: «è stato evidenziato che, al momento della presentazione dell’istanza di protezione internazionale, il permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura ha una durata massima di sei mesi, rinnovabile nelle more della definizione della procedura. Tale documento consente anche di svolgere attività lavorativa».

«Tipologie di permessi di soggiorno di più lunga durata sono esclusivamente connesse al riconoscimento dello status di rifugiato o di altra forma di protezione. La Prefettura – conclude il comunicato – ha comunque confermato l’esistenza di un’interlocuzione costante e proficua con gli enti gestori in merito a tutti i profili connessi all’accoglienza».

La Protesta dei richiedenti asilo arriva in Prefettura, la Questura di Monza: «Soggetti che hanno presentato ricorsi in via di valutazione»
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