Frequentazioni pericolose, clienti pregiudicati. Per questo la polizia di Stato venerdì ha chiuso per quindici giorni due bar di Monza. Si tratta dei Bar Alessia di via Cederna e del Bar Fortuna di via Col di Lana, cui è stata sospesa la licenza per la conduzione dell’esercizio pubblico.
La proposta di sospensione per entrambi gli esercizi pubblici, avanzata dal personale della squadra investigativa del Commissariato, è stata trasmessa dopo l’indagine Velarium, che lo scorso maggio aveva portato a numerosi arresti, durante la quale sono stati monitorati diversi soggetti responsabili di gravi reati, come il tentato omicidio avvenuto all’esterno del Bar Alessia il 26 settembre 2015 (dal quale prende spunto l’indagine Velarium), il traffico di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, rapina, estorsione, detenzione e porto abusivo d’armi.
Le indagini, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di verificare che entrambi i bar erano luoghi frequentati da pregiudicati. Secondo quanto è emerso, i numerosi controlli all’interno o nelle vicinanze degli esercizi pubblici hanno sempre evidenziato la presenza di persone con precedenti penali e di polizia, principalmente contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. In particolare persone di origine magrebina, come l’uomo che nel mese di maggio nei pressi del Bar Fortuna era stato sorpreso a prelevare dalle siepi una busta con 11.650 euro in contanti probabilmente provento di narcotraffico.
Nonostante i numerosi controlli i bar si sono confermati ritrovo di persone pregiudicate e pericolose “per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”.