La metrò M5 a Monza è in ritardo di due anni: la risposta del ministro Salvini in Senato

Il ministro delle Infrastrutture risponde in senato a un'interrogazione del leghista Massimiliano Romeo: i motivi del ritardo.
Le ultime tre fermate del prolungamento della M5 a Monza
Le ultime tre fermate del prolungamento della M5 a Monza

Milano ha chiesto due anni di proroga sui tempi del prolungamento della M5 a Monza. E il governo è pronto anche a stanziare altri fondi per fare fronte all’aumento dei prezzi. Così ha risposto nella mattina di giovedì 1 dicembre il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al senatore (monzese) Massimiliano Romeo, che ha interrogato il ministero sui ritardi del progetto per la linea lilla (Monza, lettera aperta al sindaco sulla M5: «Raccolga l’impegno dei suoi predecessori»).

La M5, i ritardi, il senatore Romeo

“Quando eravamo al governo nel 2018 riuscimmo miracolosamente a recuperare 900 milioni di euro per un’opera di 1,2 miliardi, che riguarda il prolungamento della metropolitana da Bignami a Monza Nord” ha esordito in aula Romeo ricordando al ministro l’importanza dell’infrastruttura anche contro l’inquinamento e sottolineando come “sono passati ormai già quattro anni da quando sono state stanziate queste risorse, nel cercare di cominciare a mettere mano al progetto definitivo di quest’opera, che è un prolungamento importante, si aiuterebbe sicuramente Milano e tutta l’area metropolitana milanese a collegarsi con la Brianza, evitando di utilizzare l’auto”.

Matteo Salvini a Monza con Massimiliano Romeo
Matteo Salvini a Monza con Massimiliano Romeo

E poi: “Sono passati quattro anni, come dicevo, e purtroppo non abbiamo ancora il progetto definitivo. Per realizzarla ci vorranno almeno dieci anni e noi di Monza non vorremmo aspettare i trenta e passa anni del famoso tunnel di viale Lombardia per vedere realizzata un’opera fondamentale”.

La M5 e i ritardi: la richiesta di proroga di Milano

Salvini ha spiegato che due settimane fa, il 15 novembre, il Comune di Milanoha formulato istanza di proroga di due anni rispetto ai tempi fissati nella convenzione per la sottoscrizione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti, che verrebbe quindi a scadere non più il 31 dicembre di quest’anno come previsto, ma il 31 dicembre 2024“. Insomma: due anni di ritardo rispetto ai tempi ipotizzati, pare di capire, motivati da problemi sulla redazione del definitivo, come il ministro ha elencato: la definizione con Agenzia del demanio, prefettura, Regione, Provincia di Monza e della Brianza della posizione dell’asta terminale del prolungamento; la verifica delle conformità urbanistiche da parte degli enti territorialmente interessati; la non esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale derivante dalla scelta di collocare la stazione Parco-Villa Reale all’interno del parco di Monza.

“Il Comune di Milano ha anche evidenziato che dette criticità hanno determinato l’adeguamento e l’aggiornamento del progetto definitivo per l’avvio della procedura, che si dovrebbe concludere entro il mese di luglio 2023 con una Conferenza dei servizi decisoria sul progetto finale dell’infrastruttura” al quale saranno destinati, dice Salvini, ulteriori risorse dai 3 miliardi di euro aggiuntivi che la legge di bilancio che in parte andranno anche alla M5 per l’aumento dei costi: “Il Comune sta procedendo all’adeguamento del valore economico dell’intervento e all’individuazione delle ulteriori risorse necessarie”.