Una lenta crescita dovuta soprattutto all’aumento dei decessi e al continuo calo delle nascite (371 bebè nel 2020, 389 nel 2019, 426 nel 2018). È lo specchio della popolazione residente nella seconda città della Brianza, Lissone.
Il bilancio anagrafico del 2020 attesta che al 31 dicembre i issonesi sono 46.617, di cui 22.859 maschi e 23.758 femmine. Rispetto al 1 gennaio 2020, l’incremento è di 68 unità, con un saldo naturale negativo di 114 unità.
Nel 2019, la popolazione residente era salita di circa 500 unità, crescendo di poco meno dell’1%, dai 46.060 dell’1 gennaio 2019, con un saldo fra nati e morti pari a zero.
Nel corso del 2020 i nuovi nati sono stati 371, di cui 196 maschi e 175 femmine. Il trend delle nuove nascite è sostanzialmente in linea con quello del 2019, quando i nuovi nati erano stati 389, di cui 205 maschi e 184 femmine.
Risalendo negli anni, però, ci si accorge che si è passati dalle 427 del 2010 al picco di 492 del 2014, per poi attestarsi fra i 490 del 2015 e i 426 del 2018.
La modifica sostanziale nelle statistiche riguarda il numero di decessi: nel 2019 erano stati 389, di cui 178 uomini e 211 donne. Nel 2020, il numero complessivo di morti è salito a 485, di cui 256 uomini e 229 donne. In particolare, anche a seguito della pandemia, i mesi che hanno fatto registrare il maggior numero di decessi sono stati novembre (57), marzo e dicembre (55).
Il saldo naturale nel 2020 è negativo di 114 unità. Nel 2018 i decessi erano stati 425 e nel 2017 326. Un numero che nel 2016 era risalito a 354 e nel 2015 a 395. Dieci anni fa, nel 2010, erano stati 313.