“La festa non si vende”: volantinaggio al Globo di Busnago per non lavorare il 26

Volantinaggio di alcuni lavoratori del centro commerciale Globo di Busnago contro la decisione della proprietà di mantenere aperto il centro il 26 dicembre. «I 600 lavoratori - si legge sul sito della Filcams/Cgil, che ha organizzato la campagna “La festa non si vende” - hanno raccolto le firme per chiedere alla dirigenza di ripensarci».
Il volantinaggio davanti all’Iper di Busnago
Il volantinaggio davanti all’Iper di Busnago Fabrizio Radaelli

Volantinaggio di alcuni lavoratori del centro commerciale Globo di Busnago contro la decisione della proprietà di mantenere aperto il centro il 26 dicembre. «I 600 lavoratori – si legge sul sito della Filcams/Cgil, che ha organizzato la campagna “La festa non si vende” – hanno raccolto le firme per chiedere alla dirigenza di ripensarci ed hanno organizzato una protesta per domenica 23 dicembre, l’antivigilia di Natale». Un gruppo di una ventina di dipendenti sta volantinando tra i clienti all’ingresso 3 del centro commerciale.

Si tratta di una iniziativa di protesta che coinvolge tutta la Penisola: «In attesa del tanto proclamato intervento legislativo da parte del governo, i sindacati di categoria hanno promosso, per le prossime festività, proteste e scioperi nel commercio con iniziative a livello territoriale» scrive ancora il sindacato.

Filcams, Fisascat e Uiltucs della Toscana, ad esempio, hanno proclamato l’astensione e lo sciopero dal lavoro per il 25 e 26 dicembre 2018 e per il 1° gennaio 2019. Sottolineando che «molte sentenze hanno sancito che il lavoro nelle festività civili e religiose individuate dal Contratto nazionale non è un obbligo e il lavoratore non può essere comandato al lavoro senza il proprio consenso.».