Monsignor Bruno Marinoni è Moderator Curiae e Vicario episcopale per gli Affari Generali della Diocesi. Accanto al cardinale Scola ha spiegato, settimana scorsa, i dettagli della visita di Papa Francesco a Monza il prossimo 25 marzo. A lui il Cittadino chiede ulteriori particolari sullo storico evento, a cominciare dalla scelta della nostra città come meta della messa pubblica del Santo Padre. Marinoni non si sottrae alle polemiche di gruppi ambientalisti che fanno rilevare una presunta “contraddizione” tra i contenuti dell’enciclica di Bergoglio e l’utilizzo della cornice del Parco per l’adunata di marzo.
Monsignore, perché la scelta è caduta su Monza? Con che criteri e chi ha scelto il luogo della grande messa?
Abbiamo voluto individuare un contesto significativo per la Celebrazione eucaristica con il Santo Padre, e la scelta è ricaduta su un’area facilmente raggiungibile, vasta e adeguata ad ospitare almeno 500.000 persone. È infatti desiderio del Papa che nessuno si senta escluso e che tutti abbiano la possibilità di partecipare alla Messa, cuore della sua visita. Sia il Consiglio episcopale milanese sia il cardinale Scola hanno pensato a questa giornata come un dono che valorizzi non solo la metropoli di Milano, ma tutta la Diocesi ambrosiana, di cui Monza è una delle città più significative.
SCRIVETE al papa con il Cittadino
La città non ha mai avuto, malgrado recenti grossi eventi, un afflusso come quello che il cardinal Scola ha previsto: che preoccupazioni avete e che misure state prendendo?
La nostra preoccupazione non è solo quella di salvaguardare uno spazio unico al mondo per il suo inserimento nella città e il particolare valore paesaggistico, storico e architettonico, ma anche di farlo conoscere e di valorizzarlo. Questo scenario naturale dovrà diventare una testimonianza concreta in continuità con la cura del tema ambientale manifestata nel magistero di Papa Francesco. Per dare buona accoglienza a tutti e fare in modo che ciascuno si trovi nella condizione di partecipare nel modo migliore all’incontro con il Santo Padre, stiamo già coinvolgendo nell’organizzazione le Istituzioni, a partire dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, le autorità competenti e l’amministrazione comunale. Presteremo particolare cura a tutti gli aspetti logistici, raccomandando a tutti l’utilizzo di mezzi pubblici per raggiungere la Villa Reale, in particolare i treni, i pullman, le bici, gli spostamenti a piedi.
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Spesso alcune sensibilità di chi vive il parco contestano l’opportunità di eventi così impegnativi. Di recente un gruppo ha chiesto espressamente di cambiare destinazione per la visita del Papa. La preoccupa la cosa?
La convivenza tra uomo e ambiente non è impossibile. Anzi, a determinate condizioni la presenza dell’uno giova all’altro. Coloro che verranno alla Messa con il Papa sono persone responsabili, rispettose dell’ambiente. In questi mesi sarà nostra cura preparare i partecipanti, attraverso le parrocchie, non solo all’incontro con il Papa, ma anche alla loro permanenza nel Parco prima e durante la Messa. Le parrocchie inoltre si occuperanno della raccolta delle iscrizioni in modo da consentirci di pianificare al meglio il flusso di fedeli. Non è prevista alcuna attività ludica e ricreativa, somministrazioni di cibi e bevande. L’unica struttura presente sarà un palco, molto semplice e leggero che nulla avrà a che vedere con le strutture utilizzate per i concerti. Non solo salvaguarderemo l’area, ma cercheremo anche di lasciare, dopo l’evento, un dono che possa accrescere il patrimonio floristico del Parco stesso.
Il papa ha dato personalmente l’ok a Monza? Conosceva il parco e la sua peculiarità storica?
I collaboratori del Santo Padre che si occupano di viaggi papali, con la Diocesi di Milano e il direttore del Consorzio hanno visitato l’area, trovandola meravigliosa. La conoscevano per fama, ma vedendola personalmente hanno apprezzato e condiviso la nostra indicazione. Hanno successivamente sottoposto al Papa il programma e ricevuto la sua approvazione. La visita di Francesco sarà un’occasione straordinaria non solo per Milano, ma anche per Monza e il suo Parco per essere ulteriormente apprezzati e conosciuti in Italia e nel mondo.