La Brianza porta a “Fa’ la cosa giusta” progetti di solidarietà e idee per un quotidiano a misura di uomo e ambiente. Torna, da venerdì 13 a domenica 15 marzo, l’appuntamento con la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili nei padiglioni di Fieramilanocity a Milano. La dodicesima edizione dell’evento promosso da ”Terre di mezzo eventi” e ”Insieme nelle Terre di mezzo onlus” darà spazio ad associazionismo e commercio equo e solidale, ma anche a moda e finanza etica, turismo responsabile. (Foto: credits Luana Monte)
Monza e la Brianza saranno ancora una volta tra i territori più rappresentati. Prima fra tutte ci sarà la presenza del mondo dell’associazionismo con ”Watinoma”, realtà impegnata in progetti in Burkina Faso. L’associazione di Villasanta dal 2004 è impegnata a favorire scambi culturali e parità dei diritti tra i popoli attraverso campi di lavoro e realizzazione di prodotti di artigianato: tra questi, saranno in esposizione vestiti e accessori etnici lavorati da artigiani che applicano tecniche tradizionali di tintura e decorazione dei tessuti con design moderno più adatto a gusti europei, per favorire il rinnovamento della produzione africana di abiti. Il ricavato di queste vendite sostiene i progetti che l’associazione dedica all’infanzia nel dipartimento di Koubri, in Burkina Faso.
Iniziative solidali anche con la cooperativa Il Brugo che, con il comune di Brugherio, ha attivato il Laboratorio ‘Creattiviamoci’, per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. Con questo progetto l’impacchettamento di alimenti e il confezionamento di bomboniere, diventanno opportunità di integrazione.Sarà invece nel comparto green la cooperativa Solaris di Triuggio, che promuove l’integrazione sociale e lavorativa sviluppando tematiche sul risparmio energetico.Presenti alla fiera anche “Il Portale del Sole” di Monza che proporrà kit solari per controllare a distanza apparecchi domestici.
Da Monza anche le Officine Creative, laboratorio di creazione di oggetti quotidiani e monili in argilla, luogo didattico per imparare il valore del lavoro manuale. Due giovani stiliste di Meda, invece, Simona Donadio e Carlotta Redaelli, porteranno le creazioni a marchio Made for change, capi ecologici e artigianali.Per chi ama la compagnia degli amici a quattro zampe, ci sarà “Cuordicane” di Concorezzo con proposte di educazione cinofila e laboratori creativi.
Iniziative green per Hora di Arcore che realizza oggetti made in Italy per il vivere quotidiano dove l’artigianalità si unisce alle tecnologie digitali. In fiera ci sarà spazio anche per i più piccoli con la Culla di Teby, di Camparada, che produce pannolini con inserti lavabili e materiale non inquinante.Da Veduggio con Colzano provengono invece Èclo, impegnata nella creazione di bijoux fatti a mano e nati con materiale recuperato ed Hierbabuena con i suoi cosmetici e detergenti naturali ed ecologici.
Novità in fiera con “Freedhome”: l’economia diventa carcercaria con l’impegno di dieci cooperative a livello nazionale e un nuovo brand che riunisce una decina di cooperative che coinvolgono detenuti ed ex detenuti, realizzando prodotti di artigianato o vere e proprie prelibatezze, come i torroni con mandorle e pistacchi o i biscotti. Nelle intenzioni dei promotori “Freedhome” dovrebbe diventare il brand di una catena di negozi che vendono prodotti dell’economia carceraria. Le dieci cooperative coinvolte lavorano con i detenuti delle carceri di Santo Stefano Belbo (Cn), Verbania, Genova, Gravina in Puglia (Ba), Pozzuoli, Siracusa, Torino, Novara, Venezia e Ragusa. A “Fa’ la cosa giusta!” ciascuno ha il suo stand, ma sotto il marchio Freedhome verrà gestito anche uno dei punti ristoro della fiera.