Investimenti: affittare a Monza rende meno (5,50%) che a Desio, Limbiate, Seregno, Cesano e Vimercate

Studio di Tecnocasa: il potenziale inquilino è disposto a spendere una cifra mensile compresa tra i 700 e i 1.000 euro (a Monza) e tra i 500 e i 700, nel resto della Brianza
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Il “mattone” torna a far sentire il suo fascino. Soprattutto in tempi difficilmente decifrabili come gli attuali, costretti a fare i conti con gravi tensioni internazionali e con gli spropositati aumenti dei costi dell’energia e dei beni di prima necessità. L’acquisto di un appartamento, dunque, può costituire una fonte di reddito supplementare in un periodo caratterizzato da una tendenza alla precarietà. Lo evidenzia l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che sottolinea appunto come il “il 18,2 % delle compravendite immobiliari, nella seconda parte del 2022, sia stato realizzato per investimento, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando la percentuale era intorno al 16,5%”.

Inflazione elevata spinge i risparmi sul mattone

L’inflazione ancora elevata, infatti, sta spingendo i risparmi sul mattone che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale. Influisce anche il ritorno dei flussi turistici che ha portato nuovamente alla ribalta gli acquisti di immobili da destinare a ricettività sia nelle città più attrattive sia nelle località turistiche. L’analisi prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali. La possibilità di ottenere canoni di locazione continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici”. Lo stesso Ufficio Studi fa inoltre notare come “i rendimenti annui da locazione restino comunque interessanti: per un bilocale di 65 metri quadri nelle grandi città italiane, si è attestato intorno al 5,1%, le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono Genova con il 6,4%, Palermo con il 6,3% e Verona con il 6,2%. Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi e sottoposte ad interventi di riqualificazione”.

A Monza il bilocale in affitto rende il 5,50% lordo annuo

A Monza, in base all’indagine Tecnocasa, il solito bilocale, sempre nel secondo semestre 2022, ha avuto un rendimento annuo lordo da locazione del 5,50%. Un rendimento inferiore a quelli registrati, per esempio, a Desio e Limbiate (6,80%), Seregno (6,00%), Cesano Maderno (5,80%), Seveso (5,70%) e Vimercate (5,60%). In base alle analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa, negli ultimi cinque anni i prezzi della città di Milano sono aumentati del 43,2%, contro una media delle metropoli dell’8,8%. Anche per questo motivo c’è chi abbandona Milano e punta su Monza e sulla Brianza, in grado di garantire opportunità immobiliari a prezzi non economici, ma comunque più abbordabili.

Tecnocasa, il coordinatore Rasini: “In Brianza richiesta di affitto è alta”

Nella nostra area – commenta Giorgio Rasini, coordinatore Tecnocasa Monza e Brianza la richiesta di immobili in affitto è alta. Anche perché, con l’aumento dei tassi di interesse, c’è chi rinuncia a stipulare un mutuo per acquistare un appartamento e si indirizza verso una casa in locazione. In questo periodo, per esempio, cercano unità immobiliari in affitto anche insegnanti che dovranno prendere servizio in istituti scolastici del territorio. A Desio abbiamo diverse richieste, ma non la possibilità di soddisfarle“. L’operazione «cercasi casa in affitto», nella nostra provincia, si presenta dunque complicata. Anche se il potenziale inquilino è disposto a spendere una cifra mensile compresa tra i 700 e i 1.000 euro (a Monza) e tra i 500 e i 700, nel resto della Brianza. Le case in affitto, dunque, latitano, nonostante i rischi legati ai mancati pagamenti siano ormai circoscritti. “Da parte nostra – precisa Rasini – facciamo verifiche e selezioniamo la clientela. Facciamo affidamento su garanzie importanti”.