Semaforo verde per due interventi anti allagamenti. Prenderà infatti il via la prima settimana di novembre l’operazione di BrianzAcque a Cornate d’Adda per preservare la frazione di Colnago dagli allagamenti.
La soluzione studiata dal settore progettazione del gestore pubblico dell’idrico brianzolo si concretizzerà attraverso due interventi strutturali ben distinti: la costruzione di una vasca volano sotto il parcheggio di via Don Sturzo a lato del cimitero e il rifacimento della condotta fognaria in via Castello. Per entrambi i cantieri è prevista una tempistica di lavorazione di quasi sei mesi e un importo economico di spesa di oltre 800 mila euro, finanziato con gli introiti delle bollette pagate dagli utenti del servizio idrico integrato di Monza e Brianza.
«Grazie a quest’ investimento – spiega Enrico Boerci, presidente e Ad di BrianzAcque -, la frazione di Colnago verrà dotata di un sistema fognario idoneo ed efficiente, in grado di evitare il sovraccarico delle tubazioni e i fenomeni di allagamento. Interlocuzione e confronto con l’Amministrazione Comunale si sono rivelati fondamentali per mitigare criticità idrauliche urgenti nell’interesse della comunità locale e del territorio, rendendolo sempre più resiliente anche di fronte ai cambiamenti climatici» .
Il cantiere più rilevante è quello della vasca volano in via Don Sturzo. L’area verrà temporaneamente chiusa, quindi scavata e, a operazione conclusa, ripristinata come allo stato attuale. Il bacino di laminazione, non visibile perché completamente interrato, verrà costruito utilizzando la tecnica dell’assemblaggio di scatolari prefabbricati. Per ottenere un volume utile stimato in circa 304 mila metri cubi, è previsto l’ utilizzo di 39 blocchi disposti su tre file comunicanti tra loro. Quando piove intensamente, il manufatto sarà in grado di incamerare le portate in eccesso per poi rilasciarle gradualmente a evento meteorico terminato per mezzo di una condotta in pressione.
In via Castello, il progetto si tradurrà invece nella rimozione della condotta esistente e nella sua sostituzione con una nuova tubazione per un tratto di circa 26 metri, comprese la caditoie disposte lungo il segmento di sottoservizi interessato dalla riqualificazione. Le operazioni di scavo nel sottosuolo avverranno con l’assistenza di un archeologo e utilizzando una benna liscia, così come prescritto dalla Soprintendenza.