Inquinamento e stop auto: nuove regole e deroghe in Lombardia, conterà anche il meteo

Oltre alle disposizioni per la circolazione dei veicoli Euro 3 diesel, dovranno essere considerate anche le previsioni meteo per gli stop straordinari di primo e secondo livello. Ma non sono le uniche novità: in arrivo anche la scatola nera, nuovi incentivi per i veicoli da lavoro. Dal 2019 per i privati.
Regione lombardia
Regione lombardia

Una novità importante nella regolamentazione del piano per la qualità dell’aria. Oltre alle nuove disposizioni per la circolazione dei veicoli Euro 3 diesel, fermi da inizio ottobre, Regione Lombardia ha approvato di eliminare gli automatismi per l’entrata in vigore delle misure temporanee di primo e secondo livello previste per lo sforamento prolungato del limite di Pm 10: dovranno essere considerate anche le previsioni meteo e non saranno più tassativi i quattro giorni consecutivi per fermare i veicoli privati diesel fino a Euro 4 compreso (tutti i giorni anche festivi dalle 8.30 alle 18.30) e i commerciali fino a Euro 3 compreso (dalle 8.30 alle 12.30).


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“Il provvedimento prevede anche che le procedure di applicazione dei livelli di attivazione e disattivazione delle misure temporanee di primo e secondo tengano conto di eventuali previsioni meteorologiche non univoche e convergenti, sulla base degli scenari di qualità dell’aria previsti. È stato inoltre previsto di adeguare le procedure di ’rientro al livello verde’ di nessuna allerta. Il controllo dei dati rilevati dalle stazioni avverrà quotidianamente, a partire dall’1 dicembre 2018, senza aspettare il lunedì o il giovedì per l’eventuale eliminazione dei blocchi”, spiega la Regione in una nota.


La questione era già emersa a ottobre, in occasione del primo stop straordinario deciso dal Comune di Milano dopo sei giorni (cinque consecutivi) oltre i limiti e con previsioni meteo favorevoli alla dispersione degli inquinanti.

«Si deve poter esercitare una certa discrezionalità nella direzione del buon senso», aveva detto l’assessore regionale Cattaneo. «La priorità è la salute», era stata la risposta del sindaco Sala.

«L’indirizzo politico di questa Giunta – ha spiegato ancora Cattaneo – è di fare una lotta senza limiti agli inquinanti e le politiche assunte in questi anni sono state efficaci come dimostrano dati certificati. Quello che stiamo facendo è utile e i sacrifici richiesti stanno portando risultati. Non vogliamo bloccare la mobilità, ma di ridurre gli inquinanti. Le deroghe alla circolazione di alcuni veicoli diesel euro 3 non inficiano la validità del piano in atto: si stima infatti che la deroga, che potrebbe interessare non più di 50.000 veicoli, inciderà sulle emissioni totali per una quantità inferiore al 2% rispetto al totale».


L’obiettivo della Regione è anche di arrivare a installare una sorta di scatola nera “per georeferenziare gli spostamenti e misurare quando e dove vengono fatti i singoli km”. In modo che dall’1 ottobre 2019, al posto del meccanismo dei blocchi per categorie di omologazione, “ne scatti un altro legato all’effettivo potenziale inquinante di ogni singolo veicolo”.

«Con un sistema di analisi di questi dati – ha continuato Cattaneo – sarà possibile correlare la percorrenza autorizzata di ogni singolo veicolo alle condizioni reali del traffico».

Regione Lombardia inoltre ha stanziato ulteriori 500mila euro per la sostituzione dei veicoli commerciali N1 e N2 “portando la dotazione finale a 6,5 milioni di euro”. Il contributo massimo erogabile è di 6mila euro.

L’assessore ha anche spiegato di aver già chiesto che nel bilancio del prossimo anno siano previsti incentivi per la sostituzione dei veicoli privati. «Ho trovato molta sensibilità – ha detto – da parte del presidente Fontana e dell’assessore al Bilancio Caparini. Il Bilancio di previsione che abbiamo approvato contiene risorse significative, pari a circa 15 milioni di euro, per incentivi più ampi. Mi aspetto che anche il Governo faccia la sua parte: ha una splendida occasione per mettere a disposizione risorse adeguate per un obiettivo così importante».

L’ASSESSORE CATTANEO