Non si placa l’eco del gravissimo incidente stradale accaduto domenica mattina 12 novembre in viale Fermi a Monza, che ha provocato il decesso si un bambino di solo 14 giorni e il grave ferimento dei genitori, di 19 e 20 anni. Gli agenti della polizia di Monza stanno attendendo che un testimone chiave dell’incidente si faccia vivo. Secondo una ricostruzione frutto delle differenti testimonianze raccolte, si tratterebbe di un uomo alla guida di un furgone bianco che seguiva a breve distanza la Punto sulla quale viaggiava la famigliola. Subito dopo l’urto si sarebbe fermato e avvicinato all’auto.
Avrebbe sentito il padre del bambino pronunciare flebilmente: «il bambino» e si sarebbe accorto della presenza del neonato, sul sedile posteriore della Punto, avvolto in alcune coperte. Stava vomitando, probabilmente appena allattato dalla madre, trovata dai vigili del fuoco incastrata nell’abitacolo, proiettata dall’urto. A quel punto, temendo che potesse soffocare, l’automobilista, avrebbe estratto il piccolo dall’auto per farlo vomitare sulla strada. Poi l’avrebbe di nuovo adagiato sul sedile posteriore in attesa dei soccorsi (chiamati da un’altra automobilista) e si sarebbe allontanato.«Il suo racconto – dice il vice comandante della polizia locale Gerardo Esposito – sarà importante per ricostruire i primi attimi dopo l’urto e completare il quadro dell’incidente».
Intanto il sostituto procuratore monzese Alessandro Pepè, magistrato di turno nel giorno in cui è accaduto l’incidente, ha aperto un fascicolo penale dopo che martedì ha ricevuto dalla Polizia locale di Monza la documentazione sui rilievi. Ancora non ha la disponibilità dei risultati degli esami tossicologici sul conducente dell’auto che potrebbero poi portare ad altri accertamenti. In caso di esito positivo, cioè se risultasse che il papà del piccolo (ancora in prognosi riservata) fosse alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe al momento dell’incidente, la sua posizione potrebbe aggravarsi rispetto all’ipotesi iniziale che lo vede indagato per omicidio colposo e lesioni gravissime colpose. Differente la posizione della mamma, che non avrebbe assicurato il figlio al seggiolino, ma non era alla guida dell’auto.