Inaugurata in Questura, a Monza, nella mattinata di lunedì 6 febbraio, la sede sindacale SIULP – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia con la scopertura, all’ingresso, di una targa in ricordo del commissario Luigi Calabresi, ucciso il 17 maggio 1972 durante un agguato terroristico. Alla cerimonia era presente tra gli altri la vedova del commissario, Gemma Calabresi accompagnata dal figlio Luigi e dalla nuora Tiziana.
Sede SIULP a Monza, all’inaugurazione presente la vedova Calabresi
Il segretario provinciale Suilp di Monza e Brianza, Giancarlo Baroni, ha ricordato la figura di Calabresi, la passione per il lavoro e la dignità con la quale affrontò i suoi giorni, quando smisero di essere “giorni normali “e insieme a lui la sua famiglia che ha sofferto le lunghe e drammatiche conseguenze del suo omicidio. La vedova del commissario ha raccontato come, durante la sua vita, abbia cercato di non cristallizzare il ricordo del marito alla morte, ma di portare con se e con i suoi figli la presenza viva del marito e del padre nell’esempio e nei valori.
Il Questore Odorisio: “Memoria da custodire e tramandare”
Presente anche il sottosegretario agli Interni, l’onorevole Nicola Molteni, che ha sottolineato l’importanza delle Istituzioni, delle Forze dell’Ordine e della Polizia di Stato, quali garanti di democrazia, e ha rivolto un pensiero anche alle famiglie degli operatori di polizia: “che sostengono e spesso patiscono l’assenza ed il timore per i rischi potenziali che corrono i propri cari“. Il questore di Monza e Brianza, Marco Odorisio, ha parlato di “memoria, monito e debito” con la prima da “custodire e conservare e tramandare ai giovani, soprattutto in una Questura giovane come quella di Monza e della Brianza, fatta tra l’altro prevalentemente da giovani poliziotti“, il monito “affinché non si ripresentino più gli anni di piombo“, e il debito, “quello umano verso la vittima ed i suoi familiari“. Ha concluso gli interventi il segretario generale Siulp, Felice Romano, che ha precisato che “commemorare la memoria significa non dimenticare ogni giorno. Il ricordo di Luigi Calabresi oggi – ha detto – rappresenta ricordare un uomo straordinario nella sua ordinarietà“.