In largo Mazzini ma senza il furgone, soluzione cercasi per la ciclofficina di Monza

Ermanno Bernardi della ciclofficina di Monza avrebbe già respinto l’ipotesi di un trasferimento da largo Mazzini alla stazione come proposto dal Comune. La sua attività può continuare in piazza, ma non con il furgone vicino al gazebo.
MONZA CICLOFFICINA MOBILE ERMANNO BERNARDI
MONZA CICLOFFICINA MOBILE ERMANNO BERNARDI FABRIZIO RADAELLI

La ciclofficina di largo Mazzini, a Monza, continuerà a lavorare lì dove è sempre stata, ma senza il furgone parcheggiato accanto.
«Nessuna revoca dell’autorizzazione», fanno sapere il sindaco, Dario Allevi e Massimiliano Longo, assessore al Commercio, rispondendo ai tantissimi cittadini che hanno sottoscritto e condiviso la raccolta firme lanciata da Ermanno Bernardi, titolare della ciclofficina.

Nei giorni scorsi più di 1400 persone hanno firmato la petizione online nella quale si chiedeva di mantenere la consueta e conosciuta postazione della ciclofficina, punto di ritrovo per gli amanti delle due ruote e servizio indispensabile per chi usa la bicicletta per passione o necessità.

«Il Comune non ha mai vietato al titolare di svolgere regolarmente il proprio lavoro – fanno sapere dall’amministrazione – Come da concessione rilasciata nel 2021 può continuare a effettuare i servizi di riparazione, vendita di ricambi e accessori per biciclette il martedì, giovedì, sabato e festivi, dalle 9 alle 19».

La Polizia annonaria, in base alle autorizzazioni rilasciate, ha effettuato una serie di controlli contestando non la presenza della struttura, regolarmente posizionata, ma il posizionamento del furgone che non può sostare in quell’area.
In base alle indicazioni fornite dalla Commissione comunale per il commercio sulle aree pubbliche è vietato tenere sul posto il veicolo di servizio, il cui uso è consentito per il solo carico e scarico. È sempre una nota del Comune che parla di “decoro urbano”.

«L’occupazione del suolo pubblico deve rispondere alle caratteristiche individuate dall’amministrazione per mantenere un’immagine coordinata, così come condiviso con i rappresentanti di categoria».

Bernardi però, nel testo della sua petizione, aveva indicato come fosse indispensabile la presenza del furgone accanto alla ciclofficina.

Respinta dal titolare la proposta alternativa avanzata dal Comune che aveva già individuato un’altra area, accanto alla stazione, nella quale avrebbe potuto posizionare il gazebo e anche il furgone.

«Questa opzione è stata respinta – precisano Allevi e Longo – Abbiamo a cuore il commercio cittadino e siamo aperti al dialogo, propensi a trovare nuove soluzioni per cercare un punto di unione con tutti».