In carcere per cumulo di condanne: va a processo anche per stalking, per la fidanzata è scattato il “codice rosso”

È appena stato trasferito nella Casa Circondariale di Monza per cumulo di condanne, in marzo andrà a processo anche per stalking.
Una panchina rossa
Una panchina rossa – foto di repertorio

Dopo avermi strappato il cellulare dalle mani lo ha scaraventato con violenza sull’asfalto mandandolo in mille pezzi, costringendomi poi a salire sulla sua auto. E mentre io lo imploravo di portarmi a casa lui si dirigeva a forte velocità verso Bernareggio dove ha fermato l’auto in mezzo ad un campo, nel buio più profondo. Qui ha iniziato a stringermi le gambe con violenza lasciandomi evidenti segni per poi colpirmi improvvisamente con una violenta testata. A quel punto, terrorizzata, temendo il peggio, ho finto di svenire. Solo in quel momento lui è parso intenerirsi e si è diretto verso casa sua dove i suoi genitori, oltre ad assistermi con le prime cure mi hanno invitato a denunciare immediatamente il loro figlio per le violenze”.

In carcere per cumulo di condanne: va a processo anche per stalking, denunciato dall’ex fidanzata

Sono queste alcune delle dichiarazioni rilasciate dalla giovane vimercatese, allora 23enne, che dopo cinque anni di una relazione fondamentalmente malata, ha avuto alla fine il coraggio di denunciare il suo aguzzino, rientrando così nella protezione cosiddetta di “codice rosso”. Aguzzino che ora dovrà rispondere di tutto questo e di altro ancora.

In carcere per cumulo di condanne: va a processo anche per stalking il 27enne già portato in carcere una settimana fa

Si tratta del giovane di 27 anni di Bernareggio che la scorsa settimana è stato trasferito nella Casa Circondariale di Monza per cumulo di condanne per una pena complessiva di 7 anni e 9 mesi di reclusione. A settembre di quattro anni fa, in una abitazione di Bernareggio, aveva assalito con un coltello un rivale, con prognosi di 30 giorni, secondo round di una rissa tra due famiglie scoppiata il giorno precedente in un centro commerciale di Vimercate.
Nel “curriculum” del bernareggese figura anche una rapina che aveva consumato ai danni di un automobilista nei pressi del cimitero di Merate, a maggio dello scorso anno, dove “aggredì la vittima intimandole di consegnargli tutto il denaro in suo possesso”.

In carcere per cumulo di condanne: va a processo anche per stalking, “reiterate condotte moleste”

Condannato anche per atti persecutori, ai danni della 23enne per cui il 7 marzo, appunto, dovrà comparire davanti ai giudici per “reiterate condotte moleste che avevano provocato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura“. La giovane vimercatese è assistita dall’avvocato Francesco Ruffo, di Vimercate.

Queste le sue dichiarazioni: “Per la seconda volta la mia assistita si è vista costretta, suo malgrado, ad affrontare un processo per stalking a causa del fatto che il suo ex compagno ha continuato a molestarla nonostante egli fosse già stato condannato per tali comportamenti. Ciò ha causato alla mia assistita un grave disagio psicofisico che l’ha costretta a cambiare le sue abitudini di vita. Le vittime spesso non denunciano il loro carnefice per sfiducia verso la giustizia o per paura che la situazione si aggravi. In questi casi, il carcere non è più sufficiente a rendere effettiva giustizia a chi subisce queste malversazioni e si rende necessario un percorso di risocializzazione orientato al presunto autore. In mancanza di queste premesse, il fenomeno dello stalking continuerà a crescere in violenza e intensità”.