Per una volta l’Autodromo Nazionale è riuscito ad attirare un gran numero di persone senza dover organizzare un fine settimane all’insegna delle sole gare a quattro ruote. Questo in sintesi il successo che deriva dalla lettura di cosa è stato il MIMO dello scorso fine settimana. Le parole in chiusura dell’evento dalla voce stesso ideatore, l’imprenditore d’origine marchigiana Andrea Levy, confermano come questa prima edizione completamente creata attorno al solo impianto brianzolo sia stata un successo.
Successo per MIMO: “Monza location ideale per queste manifestazioni”
«Sessantamila presenze in tre giorni d’attività per noi sono un buon risultato, ma anche il trampolino di lancio per l’edizione del 2024 su cui già da domani inizieremo a lavorare». Levy ha poi voluto sottolineare in un altro suo passaggio come Monza rappresenti la sede giusta per questo tipo di manifestazioni. «Milano è un polo catalizzatore indubbio ma quest’anno abbiamo deciso di concentraci a Monza, lasciando comunque una nostra presenza in piazza del Duomo e invitando le migliaia di visitatori, compresi quelli occasionali, a convogliare il proprio interesse verso Monza».
Fra l’altro venerdì è stata una giornata ideale sotto questo senso in quanto ai lati del Duomo era previsto l’arrivo della penultima tappa della Mille Miglia, con tutto il carico di spettatori che si genera in casi del genere. Sabato mattino poi, mentre i partecipanti alla gara prendevano la strada per Brescia, un lungo corteo di auto si è diretto invece verso Monza, con destinazione MIMO, per festeggiare i 120 anni dell’Automobile Club Milano.
MIMO a Monza: simulatori e test drive hanno fatto il tutto esaurito
In Autodromo gli organizzatori sono riusciti a catalizzare soprattutto l’interesse delle giovani generazioni attraverso vari coinvolgimenti diretti, non ultimo l’utilizzo dei simulatori, strumenti che sempre più interessano anche il futuro delle sfide sportive di ogni disciplina.
Accanto a questi monitor ormai indispensabili nella vita di ognuno di noi, ecco però che non poteva di certo mancare la possibilità di cimentarsi in prima persona alla guida di vetture, anche loro sempre più votate alla tecnologia, di pari passo con il futuro ecologico, attraverso l’incessante serie di test drive. Code di visitatori in attesa di poter guidare, sia sullo Stradale che su parte dell’anello d’Alta velocità, veicoli di ultima generazione. Quando poi l’asfalto non era riservato a loro ecco che in tanti, seduti in tribuna, si sono riempiti gli occhi e le orecchie a vedere sfrecciare supercar da sogno targate Ferrari, Lamborghini, Porsche, tanto per citare marchi inconfondibili, a cui si sono affiancate fra una curva e l’altra vere e proprie opere d’arte in movimento come la De Tomaso P72. Il paddock inoltre non era solo votato alle quattro ruote, ma iniziative di vario genere, comprese quelle per i più piccoli, sono state apprezzate da più parti. Vedremo come sarà messo l’impianto fra un anno esatto, considerando la grande mole di interventi che lo riguarderanno, ma sarebbe una grande perdita non poter allestire la prossima edizione del MIMO in autodromo.