Il seminario di Seveso cambia pelle Basta sacerdoti, formerà i laici

Il nuovo Centro oastorale ambrosiano di Seveso, da domenica 15 settembre, è diventato realtà. Il direttore, don Alberto Lolli, è già stato nominato ed è in carica da una settimana. Ora lo storico seminario di Seveso cambierà la sua destinazione d’uso. Ecco cosa succederà alla struttura.
Il seminario di Seveso
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Il nuovo Centro oastorale ambrosiano di Seveso, da domenica 15 settembre, è diventato realtà. Il direttore, don Alberto Lolli, è già stato nominato ed è in carica da una settimana. Ora lo storico seminario di Seveso cambierà la sua destinazione d’uso. L’idea l’aveva lanciata l’Arcivescovo già nel maggio 2012, in occasione della Festa dei Fiori. «Il Seminario cesserà di essere tale per diventare un centro pastorale ambrosiano, ma non perderà la sua vocazione alla formazione> – spiega don Lolli.

Alla progettazione della struttura collaboreranno due vicari episcopali di settore (Evangelizzazione-sacramenti e Cultura-carità), un vicario per la Formazione del clero, il preside dell’istituto superiore di scienze religiose, il presidente dell’Azione cattolica (o un suo delegato.

Il centro pastorale ambrosiano ha anzitutto una vocazione laicale, ma nasce pensandosi da subito in dialogo con la formazione presbiterale e diaconale: vi convergeranno iniziative della Diocesi già sostenute in questi anni dalle Scuole diocesane per operatori pastorali. Sarà aperto all’ospitalità per incontri di parrocchie, decanati e zone pastorali e offrirà percorsi specifici a sostegno dell’impegno prezioso di tanti laici.

A Seveso rimarranno comunque alcune realtà già presenti come l’Ismi (con i due incaricati: don Luciano Andriolo, rettore, e don Ivano Tagliabue, collaboratore), che cura la formazione dei giovani presbiteri per i primi cinque anni. Seveso continuerà poi a essere la sede del Vicario episcopale di Zona (monsignor Patrizio Garascia). Sarà anche il luogo di residenza di don Enrico Parolari e don Emilio Gnani, figure di spicco dell’équipe diocesana di Consulenza psicologica. Infine, ma non da ultimo, al Centro Pastorale Diocesano sarà affidata l’animazione spirituale del Santuario intitolato a San Pietro martire (con la preziosa presenza di don Angelo Calloni). Insieme ci impegneremo a vivere una vera fraternità sacerdotale che insieme prega e che volentieri accoglie.

Ma in concreto Seveso che cosa offrirà alle parrocchie? Oltre all’ospitalità in una struttura molto bella e adeguata, attraverso il centro la Diocesi si prenderà cura dei percorsi formativi riguardanti specifiche figure di responsabilità pastorali (membri dei Consigli pastorali, catechisti/e, ministri straordinari della Comunione, animatori liturgici, operatori Caritas, operatori pastorale sanitaria, operatori di pastorale familiare, operatori culturali, educatori sportivi, ecc), mettendosi a disposizione per la loro progettualità e la realizzazione, anche qualora dovessero essere svolti in altri luoghi della Diocesi. Ciò avverrà in stretto dialogo con le parrocchie (ma anche con i decanati, le zone, le associazioni, i movimenti) e con gli Uffici diocesani.

Il Centro ha molte possibilità ricettive: si presta per giornate formative e spirituali (di fine settimana, ma anche infrasettimanali); offre ospitalità residenziali prolungate, oltre che per le consuete attività parrocchiali e decanali anche per esperienze come la vita comune di giovani; sarà crocevia di incontri in dialogo con tante realtà del territorio.