Il roseto di Monza sotto gli occhi (e i nasi) del mondo: torna il concorso internazionale

Concorso internazionale della rosa venerdì 22 maggio al roseto Niso Fumagalli della Villa reale. È la cinquantesima edizione della sfida tra i fiori più belli. Sotto esame settantotto nuove varietà in arrivo dal mondo.
Monza, la  Villa reale e il roseto Niso Fumagalli
Monza, la Villa reale e il roseto Niso Fumagalli Fabrizio Radaelli

Appuntamento venerdì 22 al Roseto Niso Fumagalli della Villa reale con la cinquantesima edizione dei Concorsi internazionali per rose nuove organizzato dall’Associazione italiana della Rosa. I giurati dovranno esaminare settantotto nuove varietà di fiori presentati da ventotto rosaisti (un record degli ultimi anni ) provenienti da Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Serbia, Svizzera, Spagna e Italia. Ben tredici saranno i coltivatori transalpini che anche in questa occasione aspirano a far man bassa di premi. Lo scorso anno il titolo più prestigioso, quello riservato alla rosa più profumata, era andato ad un fiore della “douce France”,la rosa ibrido di tea presentata da Alain Meilland.

Per il nostro paese saranno cinque i floricoltori in gara: Marc Alberici, Enrico Barni per Rose Barni, Claudio Cazzaniga, Davide Dalla Libera per Novaspina e Bartolomeo Embriaco. Quest’anno non è prevista la presenza di una madrina dei concorsi. La prima ospite a ricoprire questo ruolo fu l’étoile della danza Carla Fracci nel 1969. L’anno successivo arrivò al Roseto la principessa Grace di Monaco, grande appassionata di rose. L’ultima madrina in ordine cronologico è stata lo scorso anno la pattinatrice Anna Cappellini.