Pranzare insieme, ma a distanza. Si può. A proporre quello che è stato battezzato “Pranzo comunitario diffuso” è la parrocchia di Sant’Antonino Martire che, dopo il successo della “prima edizione” organizzato in occasione della Festa della famiglia, l’ha riproposto domenica 21 marzo, per la Festa del papà e in apertura dell’anno che papa Francesco ha voluto dedicare all’”Amoris laetitia”.
La risposta della comunità non è mancata. Circa 170 le adesioni registrate per la giornata di oggi. Le prenotazioni sono state raccolte domenica scorsa, il 21 il ritiro all’oratorio San Carlo e San Bernardo. In cucina un gruppo affiatato di famiglie che, a debita distanza, rispettando tutte le norme anti Covid, ha preparato i pizzoccheri. Questo il piatto proposto per la giornata odierna, oltre ad un dolce. Il tutto organizzato in porzioni distinte.
In occasione della Festa della Famiglia, lo scorso 31 gennaio erano state proposte le più classiche lasagne accompagnate sempre da un dolcetto. Ma in futuro, ha promesso il parroco don Luigi Caimi, in virtù della forte componente di novesi di origine pugliese si vorrebbe puntare sulle orecchiette, tipico piatto di quella regione per rendere omaggio alla multiculturalità che da sempre caratterizza la demografia cittadina. Un’idea semplice, ma molto apprezzata. Partita proprio dal gruppo delle famiglie e accolta con entusiasmo dal parroco e, viste le numerose adesioni, anche da molte famiglie novesi.