Il cda di Fnm (controllato da Regione Lombardia al 57,6 % e partecipato dalle Fs al 14,7%) ha approvato il piano strategico 2021-2025 in cui si prevede un piano di investimenti pari a circa 850 milioni di euro, di cui oltre un terzo in attività green. L’impatto diretto e indiretto generato dal Gruppo Fnm nel periodo, calcolato secondo il modello di rappresentazione del “vero valore” restituito alla collettività quantificando le esternalità economiche, sociali e ambientali, è previsto infatti raddoppiare raggiungendo 1,3 miliardi di euro nel 2025. Il piano «segna un punto di svolta per il Gruppo Fnm – ha commentato il presidente Andrea Gibelli -. Con l’acquisizione del controllo di Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., il 2021 vede raddoppiare la dimensione economica del gruppo e sancisce la nascita del primo polo in grado di unire la gestione delle infrastrutture ferroviarie alla mobilità su gomma e alla gestione delle infrastrutture autostradali. L’obiettivo è quello di sviluppare nuove forme di mobilità integrata e sostenibile, e supportare lo sviluppo del territorio. Il rafforzamento della relazione con il territorio stesso così come l’impatto sull’ambiente e sulla vita delle persone passano anche attraverso la promozione di importanti progetti di rigenerazione urbana, tra cui Fili, progetto che si sviluppa con interventi lungo l’asse ferroviario Milano Cadorna-Malpensa».

«Riusciremo a recuperare i dati di traffico del 2019 fra il 2024 e il 2025. Forse le nostre stime sono troppo pessimistiche ma per ora ragioniamo su questi numeri e fra 6-8 mesi vedremo quale sarà stata l’ulteriore evoluzione dei traffici». Lo ha detto l’amministratore delegato di Trenord e direttore generale di Fnm Marco Piuri, parlando con la stampa dopo la presentazione al mercato del nuovo piano strategico al 2025 di Fnm. I dati di agosto hanno mostrato un forte rialzo rispetto a un anno fa, ha detto Piuri, «ma occorre attendere il trend dei prossimi mesi per capire quanta è stata la perdita strutturale di passeggeri legata allo smart working e quanta invece è stata legata solo a fattori temporanei». «L’esigenza ora è capire e interpretare i flussi della mobilita’ di oggi, dato il grande cambiamento dopo quest’ultimo anno e mezzo, il piano si concentra su questo – ha proseguito Piuri – Per consolidare il disegno del Piano, crediamo sia necessario crescere anche nel settore del trasporto su gomma in Lombardia e quindi ci siamo dati un obiettivo possibile di sviluppo e un’indicazione quantitativa che vale come indicazione di grandezza, cioè quattro volte l’attuale servizio che rispetto al contesto lombardo è un numero importante anche se ci sarebbe ancora molto mercato. Per crescere in questo modo ci sono due modi: o si fanno acquisizioni, e noi monitoriamo con attenzione queste possibilità, oppure si cresce tramite gare. A causa del Covid l’orizzonte è stato spostato a tre anni, ma noi confermiamo che nel momento in cui le gare venissero bandite, vogliamo concorrere per crescere».
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