Il netturbino dopo lo sfogo tende la mano: «Monza pulita, se tutti aiutano»

Dopo averli bacchettati, il netturbino moralizzatore chiede ai monzesi maggiore collaborazione per garantire decoro e pulizia alla città. «Sono contento del sostegno al mio sfogo, ma ora chiedo l’aiuto di tutti».
Il netturbino dopo lo sfogo tende la mano: «Monza pulita, se tutti aiutano»

Dopo averli bacchettati, il netturbino moralizzatore chiede ai monzesi maggiore collaborazione per garantire decoro e pulizia alla città. Un appello, questa volta non affidato alla rete ma alle colonne del Cittadino, quello che lancia Ivan Ciman, operatore ecologico che aveva sfogato la sua indignazione sulla pagina facebook “Sei di Monza se…”. Stanco di raccogliere centinaia di mozziconi e di scovare discariche a cielo aperto, aveva apostrofato i suoi concittadini come “lerci e maleducati” incassando parecchi consensi. Ma anche qualche rimprovero da parte di alcuni che hanno criticato il lavoro non sempre puntuale dei colleghi di Ciman.


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Così che, raffreddati i bollenti spiriti, il netturbino si rivolge nuovamente ai monzesi.
«Sono contento del sostegno al mio sfogo – racconta – Ma adesso chiedo la collaborazione di tutti per mantenere la città pulita e ordinata. Per non dover più raccogliere quello che ogni giorno trovo nella zona del Nei. Da parte degli operatori ecologici c’è un grande impegno, ci stiamo rimboccando le maniche. Ma abbiamo anche bisogno della collaborazione dei monzesi, perché il degrado che ho denunciato non si verifichi più».

Non è possibile che dopo che l’operatore ecologico ha cambiato il sacchetto del cestino qualcuno lo riempia con i rifiuti domestici, né che la strada poco illuminata venga scambiata per discarica a cielo aperto. O che il mattino il marciapiede sia pieno di mozziconi quasi ci fosse stata la sera prima un mega raduno di grandi fumatori.
«Il problema non è lo spazzino fannullone, ma l’inciviltà delle persone – ricorda – Un’inciviltà che ho notato in tutti i quartieri dove ho lavorato: da San Fruttuoso a Cederna, da Cazzaniga al centro. Bisogna rispettare il lavoro altrui».

E gli esempi di maleducazione dilagante all’operatore ecologico non mancano. «Un esempio emblematico è via dell’Offellera – spiega – Passiamo periodicamente a ripulire con il ragno, e puntualmente dopo pochi giorni torna una discarica a cielo aperto». Eppure se qualcuno deve buttare rifiuti ingombranti non serve gettarli in luoghi isolati, magari nel pieno della notte. «Basta rivolgersi alla piattaforma ecologica di viale delle Industrie – ha aggiunto – Che peraltro è aperta anche la domenica mattina».

Ma per ammirare e vivere in una città più pulita c’è bisogno della collaborazione di tutti. «Noi operatori della Sangalli ci stiamo impegnando, ma anche i monzesi ci devono mettere del loro – conclude – Più rispetto, buona educazione e se poi hanno qualche dubbio sullo smaltimento dei rifiuti basta telefonare in azienda o se ci incrociano in strada porci le domande».