Il “green carpet” dello scienziato monzese Teruzzi a Venezia: riconoscimento per “Materia Viva”

Il docufilm proiettato per "Casa Giffoni Hub" è già andato in onda su Rai 3 e nei cinema di mezza Italia (Monza compresa)
Mattia Teruzzi premiato a Venezia per il docufilm “Materia Viva”

Più che rosso, il suo è stato un green carpet – e non poteva essere altrimenti. Nei giorni di Venezia80 è arrivato in laguna anche lo scienziato ambientale monzese Mattia Teruzzi, tra i protagonisti di “Materia Viva”. Il docufilm, proiettato giovedì 7 settembre nell’ambito del palinsesto di “Casa Giffoni Hub”, è stato realizzato da Libero Produzioni insieme a Erion Weee (che fa capo a Erion, sistema multi-consortile no profit per la gestione di tutti i rifiuti associati ai prodotti elettronici) con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e della Cultura con l’obiettivo di sensibilizzare (anche) le nuove generazioni sull’importanza di modificare i comportamenti quotidiani per realizzare quella transizione ecologica di cui il pianeta ha ormai fortemente bisogno.

Il docufilm con Teruzzi protagonista ha ricevuto il Green Drop Award

E proprio per l’importanza del suo messaggio nella mattina di oggi, 8 settembre, “Materia Viva” ha ricevuto un’edizione speciale del Green Drop Award di Green Cross Italia, riconoscimento riservato alle pellicole che meglio rappresentano i temi della sostenibilità ambientale. Il cast di cui il monzese fa parte è stellare e conta attrici internazionali del calibro di Susan Sarandon, sportivi come Alessandro Del Piero e Federica Pellegrini, il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi, i cantanti Irene Grandi e Tormento, il conduttore televisivo Carlo Conti, l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri.

Ventotto anni e una laurea in Scienze e Tecnologie per l’ambiente e il territorio conseguita all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Teruzzi negli ultimi anni si è fatto conoscere anche per aver fondato “Elianto”: un’associazione senza scopo di lucro attiva negli spazi della monzesissima floricoltura Chiaravalli, dove ha avviato un orto sperimentale dalla forte connotazione sociale, aperto all’inclusione di persone con disabilità e a progetti di formazione rivolti alle scuole di ogni ordine e grado.

Il docufilm “Materia Viva” e i servizi al Tg dedicati a Elianto

“Sono stati proprio alcuni servizi di telegiornale dedicati a Elianto ad attirare l’attenzione della casa di produzione”, spiega il monzese, con lo sguardo rivolto al Canal Grande. Scritto da Andrea Frassoni e Marco Falorni, che ne hanno curato la regia con Stefania Vialetto, il docufilm approfondisce anche il tema dell’economia circolare, ed è proprio su questo argomento che Teruzzi ha offerto il suo contributo scientifico.

Le riprese del suo intervento sono state realizzate a Monza, negli spazi della floricoltura di via Gondar: Ho accettato di collaborare al progetto con entusiasmo: mi piacevano sia la tematica affrontata sia il taglio individuato dalla regia, pensato apposta per raggiungere quante più persone possibili. Quando abbiamo girato non avevo idea di chi potesse essere stato coinvolto: quando ho visto quei nomi, che sono leggenda, non ci potevo credere”.

“Materia Viva” in onda su Rai 3 e poi nei cinema di mezza Italia

Erano sbalorditi, e orgogliosi, anche gli amici e i familiari che in queste settimane hanno avuto modo di vederlo in tv (“Materia Viva” è andato in onda su Rai3 il 31 agosto) e nei cinema di mezza Italia (tra cui ovviamente Monza) in cui, nel corso dell’estate, sono state organizzate proiezioni di presentazione: Teruzzi era quasi sempre presente in qualità di testimonial scientifico del progetto. In questi giorni la sua attenzione è catalizzata dal Lido, ma il suo sguardo è già proiettato al futuro e «ai nuovi progetti di divulgazione scientifica» a cui potrebbe (il condizionale è d’obbligo, più che altro per scaramanzia) prendere parte.