Il giudice allontana la stalker della casa di riposo

Il giudice ha allontanato una donna che da anni starebbe vessando il personale della casa di riposo in Brianza dove nel 2005 era stata ricoverata l’anziana zia. Ora si reca a far visita, tutti i giorni, per tutto il pomeriggio, a un’altra anziana ricoverata, che con lei non ha alcun rapporto di parentela.
MONZA CASA RIPOSO FOSSATI VISITA BAMBINI ELEMENTARE MASIH
MONZA CASA RIPOSO FOSSATI VISITA BAMBINI ELEMENTARE MASIH Fabrizio Radaelli

Da anni starebbe vessando il personale della casa di riposo in Brianza dove nel 2005 era stata ricoverata l’anziana zia affetta da una patologia neoplastica e poi deceduta. Ora si reca a far visita, tutti i giorni, per tutto il pomeriggio, a un’altra anziana ricoverata, che con lei non ha alcun rapporto di parentela e che è affidata a un amministratore di sostegno.
Una ospite che ne sarebbe succube a tal punto che, il 13 gennaio, il giudice tutelare Federica Trovò ha emesso un provvedimento di limitazione di accesso alla struttura nei confronti dell’imputata, depositato ieri mattina agli atti dal pubblico ministero Cinzia Citterio,

Sotto processo, accusata di interruzione di pubblico servizio, molestie e disturbo alle persone, reati continuati dal 2005 a oggi, c’è una donna originaria di Carate Brianza.

A metterla nei guai con la giustizia un esposto dello stesso personale della residenza sanitaria, ormai alle corde dopo anni di presunte vessazioni, nonché la denuncia dei parenti dell’anziana di Valbrona, nel Lecchese, che la donna va a trovare tutti i giorni anche dopo la morte della parente, che occupava la camera accanto.

Poi gli epiteti all’indirizzo degli operatori, parolacce e insulti pesanti, come ripetuto in aula dal pubblico ministero Citterio citando l’esposto del personale della casa di riposo. Anche un medico per tre anni in servizio alla Rsa ha confermato le difficoltà di rapporto con l’imputata. Si torna in aula il 17 maggio per altri cinque testimoni del pm.