Che il caso letterario dell’estate “Il mondo al contrario” – per le tesi e le prese di posizioni dell’autore – abbia generato reazioni tra loro completamente distanti nella pubblica opinione è ormai risaputo. Lunedì sera a Concorezzo queste distanze hanno preso una connotazione fisica che si è concretizzata nelle poche centinaia di metri su via Monza che dividono un parcheggio dell’area commerciale e la sala congressi dell’Euro Hotel.

Da una parte il sit in “Libertà di parola è responsabilità di parola” guidato da Brianza Oltre l’arcobaleno, e che ha visto la partecipazione di altri gruppi e sigle politiche: Lab Monza, Vivi Lissone, Movimento 5 stelle, Partito Democratico, Comitato quartiere Sant’Albino e San Damiano, Bearlicious, Unione Popolare, Zona Fucsia, Bl Mag, Sinistra Italiana, Giovani democratici, Niche. Dall’altra l’autore, il generale Roberto Vannacci, chiamato a presentare la sua fatica editoriale in una serata organizzata dalla testata giornalistica Fahrenheit 2022, e che inizialmente si sarebbe dovuta tenere a Monza.
Il generale Vannacci a Concorezzo: “Un libro contro i diritti costituzionali”
Al sit in la protesta si è svolta pacificamente (al netto di un vecchio slogan di Umberto Bossi lanciato ad alta voce da un’auto di passaggio) e ha visto la presenza un paio di decine di partecipanti. Affollata invece la sala conferenze dell’hotel con tante persone che hanno voluto presenziare e ascoltare l’autore, a fronte di un’offerta (“libera”) di 5 euro. «Questa sera siamo a Concorezzo ma saremmo stati ovunque in Brianza per contestare questo libro – ha spiegato dal sit in Oscar Innaurato, di Brianza oltre l’arcobaleno -. Un libro che si scaglia contro i diritti costituzionali della nostra Repubblica, legittima i neofascisti di tutto il paese e ha dato forma ad idee vetuste e lontanissime dall’arco democratico. Ci scagliamo contro una persona che ha giurato sulla Costituzione Italiana e poi ha pubblicato queste nefandezze incredibili. Libertà di parola è responsabilità di parola, il signor Vannacci deve essere responsabile delle sue, che in uno stato di diritto come la Repubblica Italiana non vanno bene».

Il generale Vannacci a Concorezzo: “Le sale non sono mai grandi abbastanza”
Dall’altra parte d via Monza invece il generale Vannacci inaugurava la serata con queste parole: «Ringrazio chi ha organizzato questa iniziativa con determinazione. So come non sia facile arrivare a buon fine con gli eventi che vedono la mia presenza perché ci sono tante persone che vorrebbero che queste presentazioni non avessero luogo. La costante è invece che le sale non sono mai grandi abbastanza per contenere tutti e questo è il miglior segnale che potete dare a chi non vorrebbe fosse così».