Il cordoglio di Meda per la scomparsa di Luigi Cimnaghi, leggenda della ginnastica

L'amministrazione comunale di Meda ha espresso cordoglio per la scomparsa del campione di ginnastica Luigi Cimnaghi.

“Con profonda commozione e tristezza condividiamo la notizia della scomparsa di Luigi Cimnaghi, nativo di Meda, figura di spicco nel panorama della ginnastica italiana. Il suo contributo straordinario, sia come atleta olimpico che come dirigente sportivo, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del nostro Paese”. L’amministrazione comunale di Meda esprime cordoglio per la scomparsa di una figura di spicco della ginnastica del Dopoguerra, scomparso a 83 anni: Luigi Cimnaghi. Attraverso due partecipazioni alle Olimpiadi e un ruolo di rilievo nella Federazione Ginnastica, Cimnaghi è stato un emblema della Nazionale, ma di lui si ricordano anche le doti umane. “Cimnaghi ha incarnato i valori dell’impegno, della passione e della dedizione. Il suo lascito continuerà a ispirare generazioni future. In questo momento di lutto, l’amministrazione si unisce al dolore dei familiari e degli amici di Luigi Cimnaghi” dichiara il Comune di Meda.

Il cordoglio di Meda e la carriera di Cimnaghi

E’ stato un atleta azzurro con due partecipazioni olimpiche a Tokyo nel 1964 e a Città del Messico 1968, poi dirigente, segretario generale FGI dal 1985 al 1997. Dal 1999 al 2004 ha ricoperto il ruolo di responsabile dello stadio olimpico di Roma. Cresciuto nella Forza e Virtù (oggi Ginnastica Meda), ha iniziato la sua carriera ginnica negli anni cinquanta, proseguendo poi alla Sampietrina di Seveso e alla Pro Patria Milano. In Nazionale si unisce ai Bronzi di Roma ’60, con Franco Menichelli, Angelo Vicardi, i fratelli Giovanni e Pasquale Carminucci, Gianfranco Marzolla e Orlando Polmonari. Agli ordini di Jack Günthard ha fatto il suo esordio contro il Giappone, in preparazione per le Olimpiadi del Sol Levante. Ai Mondiali di Praga nel 1962 ha ottenuto la quinta piazza di squadra. La consacrazione è arrivata l’anno seguente, ai Giochi del Mediterraneo di Napoli, dove si è messo al collo la medaglia d’oro di gruppo. Cimnaghi ormai fa parte a tutti gli effetti dell’Italia più forte del dopoguerra. Insieme a Bruno Franceschetti, che poi diventerà l’allenatore di Jury Chechi, parte per Tokyo, finendo però ai piedi del podio nipponico. Gigi, così come lo chiamavano tutti, ventunesimo a livello individuale, è secondo solo all’angelo azzurro, il migliore degli italiani. Ai campionati italiani batte Carminucci alle parallele pari, divenendo il numero uno di specialità, nel 1965 farà altrettanto al cavallo con maniglie. Ormai tra i più affermati interpreti del panorama internazionale, dopo un Mondiale a Dortmund senza grandi sussulti, si riscatta ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi nel 1967, dove vince di nuovo il titolo a squadre, con importanti piazzamenti individuali: due argenti e due bronzi.

Il cordoglio di Meda e della Federazione Ginnastica

“La “sua” Federazione Ginnastica d’Italia, dall’attuale Presidente, Gherardo Tecchi, al Segretario Generale Roberto Pentrella, passando per l’intero Consiglio Direttivo, e tutto il movimento ginnico nazionale si stringono alla famiglia e ai cari di un uomo che da oggi diventa leggenda!” il ricordo della Federginnastica.