Il Consorzio mette in guardia: no ai tuffi nel Villoresi, c’è pericolo

D'estate può apparire ristoratore: ma il divieto di balneazione dei canali è “assoluto” e il Consorzio Est Ticino Villoresi ne raccomanda l’osservanza.
Monza: bagni alla Boscherona
Monza: bagni alla Boscherona Fabrizio Radaelli

I “bagnanti domenicali” lungo le rive del tratto monzese del Villoresi avevano attirato la sua attenzione: nel bianco e nero dei suoi scatti Federico Patellani, maestro del fotogiornalismo negli anni del dopoguerra, aveva ritratto anche la spensieratezza di “uomini e donne in costume da bagno” (come spiegava appunto il titolo, didascalico, di una delle sue fotografie).

Il Consorzio mette in guardia: divieto “assoluto” di balneazione nei canali

A distanza di tre quarti di secolo l’immagine non potrebbe apparire più stonata. Perché è vero che fa caldo, che l’afa di un’estate scoppiata all’improvviso si appiccica addosso e che qualsiasi corso e specchio d’acqua potrebbero far cadere in tentazione. Ma bisogna resistere.

Il divieto di balneazione dei canali è “assoluto” e il Consorzio Est Ticino Villoresi ne raccomanda a tutti l’osservanza. Il richiamo al rispetto delle regole è necessario perché “con il caldo estivo si ripropongono purtroppo tuffi e bagni nei canali, assolutamente non autorizzati in quanto estremamente rischiosi”, fanno sapere dall’ente. E, anche se dalla zona della Boscherona, la più gettonata per tuffi tanto rinfrescanti, quanto pericolosi e proibiti, segnalazioni sulla presenza di bagnanti abusivi ancora non sono arrivate (ma è, con tutta probabilità, solo questione di tempo), episodi del genere lungo il reticolo gestito dal Consorzio si sono già verificati.

Il Consorzio mette in guardia: i pericoli

Tanto che, anche quest’anno, l’ente torna con fermezza a ricordare chela presenza di manufatti per la regolazione come le paratoie, il formarsi di correnti, in alcuni tratti molto forti, e la conformazione delle sponde, che non agevola certo la fuoriuscita dai canali, rappresentano alcuni tra gli effettivi pericoli che chi si butta in acqua non considera minimamente”.

Brutti episodi che finiscono con il riempire le pagine di cronaca ogni estate, e questo succede “nonostante la segnaletica consortile presente sulle alzaie, che tra le altre cose evidenzia appunto il divieto di balneazione in vigore”.
Est Ticino Villoresi chiede quindi aiuto alle amministrazioni locali per “contribuire a dare visibilità al divieto” e per supportare, dove possibile, “il personale consortile anche nelle attività di sorveglianza”, difficili da garantire se si considera “l’estensione della rete regolata tra canali principali e rete derivata”.

Il Consorzio mette in guardia: “comportamenti responsabili e prudenza” anche lungo le alzaie

Vecchia tradizione monzese ora vietata, per molti quella del bagno nel Villoresi continua a rappresentare una tentazione irrinunciabile, tanto che le segnalazioni di comportamenti illegali scandiscono da anni le estati monzesi.
In passato per qualcuno di fatto è stata una bravata in compagnia. Per altri, come per i nomadi della Boscherona, accampati alla meno peggio nei pressi delle sue sponde, era diventata più che altro una questione di igiene personale. Non a tutti, però, è sempre andata bene – tra sanzioni, sgomberi e purtroppo anche incidenti ben più gravi.

A proposito di infortuni: ET Villoresi raccomandacomportamenti responsabili e prudenza” anche lungo le alzaie del canale e degli altri reticoli, “dove spesso pedoni, runner e ciclisti faticano a condividere gli spazi in modo civile”.