Piscina comunale: la Corte dei conti contesta al Comune di Besana in Brianza un danno di poco meno di 390mila euro. Ovvero i costi sostenuti dal Comune (dopo sentenza del Consiglio di Stato) per risarcire i privati per la mancata realizzazione dell’impianto natatorio che il sindaco Antonio Mauri avrebbe tanto voluto costruire al centro sportivo comunale e che il sindaco Sergio Cazzaniga, nel suo primo mandato amministrativo, aveva invece cancellato. La procura regionale della Corte dei conti addebita l’80 per cento del danno all’amministrazione Mauri, mentre il restante 20 a quella Cazzaniga. Il danno è stato ripartito in quote diverse per ognuno dei coinvolti.
Nei giorni scorsi il sostituto procuratore generale Fabrizio Cerioni ha inviato gli inviti a dedurre a dodici esponenti del consiglio comunale Mauri che tra il 2003 e il 2004 approvarono una o entrambe le delibere per il là all’impianto natatorio, e ai tredici dell’amministrazione Cazzaniga che votarono per l’annullamento dell’atto. Oltre che a loro, l’invito che precede l’eventuale instaurazione del processo è stato recapitato ad alcuni funzionari e tecnici comunali.
Il sindaco Sergio Cazzaniga preferisce non parlare «per rispetto delle persone coinvolte e del magistrato», e si limita a poche considerazioni: «Che sia dispiaciuto di essere stato chiamato a dedurre è fuori di dubbio e il mio dispiacere vale per ogni persona coinvolta e, soprattutto, per i consiglieri comunali. Una cosa è certa: sia io che chi era con me ha agito nell’interesse della comunità che rappresentava. Ora andremo avanti, cercando di chiarire alla Corte dei conti come ogni decisione sia stata presa in questa direzione e dietro pareri tecnici e legali».
Nessun commento, invece, da parte dell’ex sindaco Antonio Mauri, che fa sapere di non voler rilasciare dichiarazioni.
(*titolo modificato alle 19 del 31 ottobre 2016)