Cosa ci fa un cassonetto dell’associazione nazionale degli incontinenti urinari sui terreni del Grugnotorto, in zona isolata proprio sul confine tra Paderno e Nova Milanese? In realtà non lo sa nemmeno il presidente dell’associazione, la Fincopp, Francesco Diomede, che raggiunto telefonicamente nella sua sede di Bari garantisce «È il primo anno che proviamo a tirare su qualche soldo con gli abiti dismessi. Ne avremo 2-3 in tutta Italia, ma questo settore è un mare magnum di gruppi e associazioni. Faremo una verifica sul cassonetto di Nova Milanese e lo faremo togliere».
Potrebbe essere in via di soluzione l’anomalia costituita da questo contenitore di abiti installato a sud del parcheggio del Leroy Merlin, ma fuori dai confini dell’area di sosta. Proprio sulla linea di confine tra Paderno e Nova, due Comuni che negli ultimi anni hanno attuato un controllo a tappeto per quanto riguarda il recupero dei vestiti. Nova Milanese fin dai tempi del sindaco Barzaghi ha mantenuto solo i punti raccolta che sorgono su pertinenze private, provvedendo ad asportare tutti gli altri. Paderno ha fatto una nuova operazione di controllo nelle prime settimane del 2015, e il risultato di queste verifiche e asportazioni è sotto gli occhi di chiunque si rechi alla piattaforma ecologica padernese di via Parma. Dove i cassonetti non autorizzati giacciono accumulati in fila all’interno del perimetro di smaltimento.
Ma questo contenitore griffato Fincopp, Federazione italiana incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico, è sfuggito quasi inspiegabilmente a tutte le mappature. Lontano dalle consuete “rotte” dei pattugliamenti di controllo di entrambi i Comuni, ma in una posizione sicuramente strategica perché su un fazzoletto di terra la cui effettiva appartenenza territoriale necessita di verifiche. Insomma: ben pochi tra la Polizia locale e gli uffici tecnici delle due città, saprebbero dire con esattezza se il cassonetto localizzato di fianco alle serre che si vedono percorrendo la Milano-Meda, resta in territorio di Paderno o piuttosto di Nova. Al di là di ogni considerazione di carattere squisitamente topografico, le perplessità sono tutte delle centinaia di persone di ogni età che in questi primi giorni di bel tempo si avventurano lungo il canale Villoresi che per una passeggiata o per fare sport.
La prima obiezione è quella riguardante la posizione, visto che il cassonetto è in contesto di area protetta sovraccomunale. In più risulta già preso di mira dai vandali che l’hanno ricoperto di tag e graffiti, a pochi metri dal parcheggio di Leroy Merlin. Quindi facilmente raggiungibile anche da parte dei balordi che si aggirano tra la Milano-Meda e il Villoresi in orario serale e notturno. Più che un punto-raccolta di abiti disusati potrebbe diventare un utile contenitore per nascondere refurtiva o droga. Oltre che, ovviamente, un pericolo per i tanti bambini che vanno lungo i percorsi ciclabili che costeggiano il canale e che potrebbero essere attirati da questa presenza insolita in piena area protetta sovraccomunale.
Da parte sua, il presidente della Onlus che supporta gli incontinenti urinari, garantisce la assoluta buonafede del proprio gruppo e promettere che porrà fine all’anomalia entro tempi ragionevolmente brevi. «In Italia – spiega – si calcola che gli incontinenti siano circa 5 milioni. I nostri iscritti sono solo 7mila. Spesso subentra la vergogna per una condizione che però è diffusissima. Dobbiamo farci conoscere di più». Chi vuole conoscere la Fincopp può contattare il presidente Diomede al 393.9348379