Il 2 giugno a Monza e Brianza: le celebrazioni per la Festa della Repubblica

Il programma delle celebrazioni per il 2 giugno, festa della Repubblica. Saranno gli studenti della elementare Fermi di Villasanta a ricordare ai brianzoli i 70 anni della istituzione della Repubblica e del voto alle donne.
Il programma per il 2 giugno
Il programma per il 2 giugno Radaelli Fabrizio

Saranno gli studenti della elementare Fermi di Villasanta a ricordare ai brianzoli i 70 anni della istituzione della Repubblica e del voto alle donne: giovedì 2 giugno, in occasione della festa organizzata dalla Prefettura, leggeranno alcuni articoli della Costituzione e un brano tratto da un giornale del 1948.
La cerimonia, durante la quale saranno consegnate quattro onorificenze e otto medaglie alla memoria di ex internati nei lager nazisti, sarà influenzata dal tempo: l’alzabandiera è previsto alle 10 in piazza Trento e Trieste, mentre alle 10.45 la cerimonia proseguirà nella villa della Prefettura di via Casati se il cielo reggerà o al Manzoni in caso di pioggia.


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Tra i premiati ci sono due monzesi: il neo commendatore Carmelo Spinella e l’ufficiale al merito della Repubblica Fabio Maria Lazzerini. Spinella, presidente della holding 2puntozerogroup, fa parte del Cosint (Corpi sanitari internazionali – Croce Rossa garibaldina). Lazzerini, direttore generale della compagnia aerea Emirates, è stato cofondatore e vicepresidente di Federviaggio. Con loro saranno nominati cavalieri al merito della Repubblica il caratese Umberto Frigerio, vicepresidente vicario della Bcc di Carate e tra i fondatori della fondazione Costruiamo il futuro, e il veduggese Achille Sanvito, maestro del commercio dal 2001.

Le medaglie alla memoria saranno ritirate dai famigliari di Mario Colombo di Roncello, di Luigi De Flaminio di Lentate sul Seveso, dei medesi Mario Colombo, Angelo Galimberti e Bruno Maffi, del lissonese originario di Muggiò Giovanni Ottolina, di Francesco Zammori di Usmate Velate e del cesanese Mario Zanetti. La loro gioventù è stata segnata dai soprusi patiti durante la deportazione nei lager o nei campi di lavoro nazisti in cui sono stati internati dopo l’8 settembre 1943. Durante la prigionia hanno visto morire di fame molti commilitoni e hanno assistito alla fucilazione di compagni condannati per aver rubato bucce di patate.

Saranno, inoltre, premiate le scolaresche vincitrici del concorso “Diamo un volto alla storia. Immagini dalla Grande Guerra” promosso dal tavolo che ha coordinato le iniziative per commemorare i cento anni del primo conflitto mondiale.

Saranno esposti alcuni pannelli preparati dall’Associazione mazziniana e da Mnemosyne per ricordare il referendum con cui gli italiani hanno optato per la repubblica: dal 3 al 9 giugno la mostra sarà allestita al Mosè Bianchi e poi si sposterà nella sala attigua al Teatrino della Villa Reale dove rimarrà fino a giovedì 30 giugno.