I sindaci della tratta B2 faranno causa alla società Pedemontana: i primi cittadini di Barlassina, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Lentate, Meda e Seveso si affideranno a un legale dopo essere usciti, per l’ennesima volta, a mani vuote dal collegio di vigilanza che si è svolto mercoledì 28 ottobre al Pirellone.
Gli amministratori locali puntano il dito contro il mancato rispetto dell’accordo di programma del 2007 e del relativo cronoprogramma da parte della società che, già da gennaio, avrebbe dovuto prendere in carico i 9,5 chilometri della tratta brianzola della Milano- Meda.
«Dopo tutte le revisioni progettuali dell’opera, sempre al ribasso – commenta Gigi Ponti, presidente della Provincia e sindaco di Cesano Maderno – nessuna delle date indicate nei documenti è stata rispettata».
Il mancato adeguamento della superstada, accusano i sindaci, renderà invibili i sei comuni a partire dal 5 novembre quando sarà aperto il tratto tra Lomazzo e Lentate: il traffico, che si aggiungerà a quello che già congestiona la Milano-Meda, bloccherà la superstrada per poi disperdersi nei centri abitati.
«Abbiamo atteso le risposte che ci erano dovute per troppo tempo – precisa Ponti – ma le risorse e gli interventi promessi sono ancora sulla carta e ora ci troviamo davanti al fatto compiuto. Non ci resta che ricorrere all’ultima via a disposizione: l’azione legale. Ci eravamo appellati anche al buon senso del presidente Maroni per impedire questa operazione: da giovedì Pedemontana sarà un’autostrada che a Lentate riversa tutto il traffico su un tratto di ex statale obsoleto e senza manutenzione. Nessuna opera di compensazione di quelle previste è stata eseguita».
La Regione e la società, intanto, tendono una mano agli utenti: dopo le polemiche sulle tariffe, in novembre l’arteria sarà gratuita per chi si iscrive al servizio di pagamento “Conto targa” che garantirà sconti e agevolazioni anche nei mesi successivi.