Dal primo di aprile chiuderà formalmente l’attività dell’ambulatorio medico temporaneo di Omate. Nei giorni scorsi infatti Ats ha informato l’amministrazione comunale che la chiusura del presidio che per diverso tempo ha garantito un servizio di continuità assistenziale diurna a favore dei pazienti rimasti senza il medico di medicina generale. Assieme a quello di via Ferrario, l’ambulatorio di Omate era uno dei due Amt istituiti da Ats per sopperire alla carenza di Medici di Medicina Generale che ha colpito anche Agrate dopo il trasferimento della dottoressa Pierotti e il pensionamento dei dottor Stucchi e Arbore.
I medici di base provvisori lasciano Omate, tutti in via Ferrario
Se quello di via Ferrario continua a proseguire la propria attività, il presidio di Omate è ormai da qualche settimana che invece non viene più aperto: «Mercoledì ho sentito Ats che mi ufficializzato formalmente la chiusura dell’ambulatorio di Omate con l’inizio del prossimo mese – spiega il sindaco -. Già nelle scorse settimane però era stato tenuto aperto solo quello di Agrate e non ho ricevuto particolari segnalazioni di criticità da parte di residenti omatesi. Ats ha probabilmente effettuato un’analisi dei pazienti che sono rimasti scoperti ad Omate e ha ritenuto di prendere questa decisione. Quello di Agrate invece proseguirà». Al momento a Omate, nell’ambulatorio di piazza Trivulzio, è in servizio la dottoressa Patrizia Ragusa, uno dei tre nuovi medici che sono entrati in servizio nei mesi scorsi, tra la frazione e Agrate.
I medici di base provvisori lasciano Omate e la speranza del bando
Sulla situazione dei medici di medicina generale l’allerta rimane però sempre alta. A fine mese un altro dei professionisti operanti sul territorio comunale dovrebbe andare in pensione e questo potrebbe ampliare la platea di cittadini sprovvisti di un medico di base di riferimento. La speranza è quindi riposta nei prossimi bandi che verranno pubblicati da Regione: «Il 22 di marzo ne dovrebbe uscire alcuni per gli ambiti carenti a cui potranno partecipare i medici corsisti delle scuole di specializzazione – prosegue il sindaco -. Se qualcuno di questi sceglierà l’ambito di Agrate per il mese di maggio potrebbe arrivare un ulteriore medico ma non lo potremo sapere finché non avremo gli esiti. Attualmente ad Agrate abbiamo diversi pazienti che non hanno medico e che usufruiscono dell’ambulatorio territoriale. Ma sappiamo tutti che non è la stessa cosa».Una notizia positiva potrebbe essere invece arrivata per la questione della Casa di Comunità che dovrebbe essere realizzata in via Lecco, in prossimità del Polo socio sanitario: «Nei giorni scorsi abbiamo visionato uno studio di fattibilità realizzato dai professionisti di Ats e anche una bozza di convenzione per l’uso dell’area – chiude Sironi -. Nelle prossime settimane dovremmo quindi finalizzare almeno questi passaggi. Diciamo che un passo è stato fatto e che la progettazione è andata avanti»