Una mozione per chiedere al Consiglio comunale di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre. La proposta, nata da un’idea dei giovani politici dalla lista civica Besana4Future, verrà discussa in uno dei prossimi consigli comunali. Ma le premesse fanno ben sperare in un suo possibile accoglimento all’unanimità. La mozione ha infatti trovato fin da subito l’appoggio dei giovani della maggioranza e il suo testo prima di essere presentato è stato sottoscritto anche da tutti i capigruppo del parlamento cittadino.
«Siamo positivamente colpiti e molto soddisfatti della condivisione che ha riscosso la nostra mozione. In pochi giorni siamo riusciti a trasformare un’idea in una mozione, grazie anche al contributo dei capigruppo consiliari, che nonostante il poco preavviso, si sono dimostrati collaborativi: oltre ad aver condiviso la nostra idea, hanno contribuito alla stesura della mozione e hanno siglato il documento», ha riferito Stefano Maddaloni, a capo del gruppo consiliare di minoranza Besana4Future. «Tocca a noi tutti, oggi più che mai, tenere vive le testimonianze dei sopravvissuti all’orrore dell’Olocausto. La cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, conosciuta da noi giovani, ma in generale da tutti, quale testimone vivente di uno degli episodi più drammatici, criminali e antiumani della storia Europea del Novecento e per il suo quotidiano impegno a ribadire l’importanza della conoscenza e della memoria di ciò che è stato, vuole essere un segno simbolico finalizzato a ricordare e ad accendere i riflettori sul tema della memoria – ha aggiunto -. Nella mozione sottolineiamo come sia inammissibile che ancora oggi esista indifferenza e omertà nei confronti dei crimini d’odio, che purtroppo sono ancora parte costituente della criminalità mondiale».
«Non vogliamo che i nostri coetanei e le future generazioni crescano pensando che gli estremismi politici di ogni genere siano un’opzione e che possano trovare spazio in una società che ha saputo mettere prima di ogni cosa la libertà, il rispetto dell’essere umano e il bene comune. Per questo nel caso in cui la mozione dovesse essere approvata, ci attiveremo in prima persona per promuovere azioni concrete su questo tema» ha concluso Maddaloni.