Dopo l’anfora etrusca e il dipinto “Venere e amore”, è la volta del camino risalente al 1800. Un altro brillante recupero da parte dei carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza con sede nella Villa reale. Il manufatto, ritrovato grazie a una ricerca nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo, era stato rubato da una villa disabitata nella Bergamasca, a Sotto il Monte Giovanni XXIII. Le indagini da parte dei militari monzesi erano partite il 2 maro del 2020 a seguito della denuncia di furto sporta dal proprietario, un cinquantaduenne. Le indagini svolte sugli esercizi di commercio antiquariale hanno permesso di individuare il camino in vendita sul sito internet di un esercente viterbese, risultato estraneo ai fatti. Il bene gli era stato venduto da due italiani deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo per il reato di ricettazione. Il camino è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria orobica che ha coordinato l’attività investigativa.