Giussano, polemiche al liceo Modigliani per l’organizzazione di uno stage in Inghilterra

La miccia l'ha accesa un passaggio del bando pubblicato dall'istituto, che di fatto esclude gli studenti che non hanno versato un'erogazione liberale. Critici i Cobas
La sede del liceo Modigliani a Giussano

Nel mirino delle polemiche il liceo artistico Modigliani di Giussano, a causa della pubblicazione di un bando per la selezione degli studenti che, in estate, potranno partecipare ad uno stage in Inghilterra. Ad inizio settembre alcuni studenti andranno a studiare inglese in un college, ma non tutti tra quelli che hanno fatto richiesta potranno avere questa possibilità. Nella graduatoria, come dettato dai termini del bando, verrà data la precedenza agli studenti che hanno versato l’erogazione liberale, un contributo volontario richiesto in tutti gli istituti superiori a sostegno dell’attività didattica. Per questo i comitati di base della scuola, i Cobas, protestano e parlano di “discriminazione”. «Se lo studente non paga il contributo volontario non può partecipare allo stage. Si tratta di un criterio di selezione assolutamente discriminatorio e inaccettabile, basato sulla possibilità o meno delle famiglie di versare, oltre alle tasse, un contributo che, essendo volontario, non dovrebbe incidere sulle possibilità formative. La dirigente, alla quale abbiamo più volte scritto o telefonato, a nostro modo di vedere, trascura che l’istruzione, principio cardine della crescita culturale, deve essere accessibile a tutti senza discriminazioni economiche», hanno riferito in un comunicato i Cobas.

Liceo Modigliani: la replica della dirigente Paola Nobili

In risposta, la dirigente scolastica Paola Nobili ha dichiarato: «Ho risposto tempestivamente ai Cobas via Pec. L’erogazione liberale, richiesta ormai in tutte le scuole, è uno dei criteri previsti nel bando per poter accedere alla proposta che è extra scolastica e serve a migliorare l’offerta formativa. Chi ha partecipato al bando sa quali sono le condizioni. Non stiamo facendo una non inclusione in un’attività “di base”. Stiamo offrendo una possibilità extra scolastica. Inoltre, lo stage ha un costo di mille euro. Il costo dell’erogazione liberale, pari a 200 euro all’anno, se proporzionato al costo di questa offerta extra scolastica è quasi irrilevante. Chi ha la possibilità di fare questo stage non ha difficoltà economiche». E ancora: «Mi preme, inoltre, sottolineare che come istituto andiamo sempre incontro alle famiglie in difficoltà economica, permettendo, per esempio, la riduzione o la rateizzazione dell’erogazione liberale, oltre a finanziare i viaggi di istruzione. L’erogazione liberare serve per finanziare il materiale scolastico, che trattandosi di un liceo artistico è costoso. Penso che chi non ha questa attenzione nel volere dare un contribuito alla scuola con questa erogazione liberale lo faccia probabilmente per una presa di posizione, non per una difficoltà economica». «Venire accusati di avere un comportamento discriminatorio fa male, non è così», ha concluso.