Giussano, papà spara in aria per sedare l’ennesima lite tra madre e figlio

Il rapporto genitori-figli a volte può essere conflittuale. Tanto da superare i limiti. È accaduto a un tranquillo artigiano settantenne residente a Giussano che, all’apice dell’ennesima violenta discussione tra moglie e figlio, ha impugnato la pistola e ha sparato in aria.
Sul posto i carabinieri di Seregno - foto Marzorati
Sul posto i carabinieri di Seregno – foto Marzorati Redazione online

Il rapporto genitori-figli a volte può essere conflittuale. Tanto da superare i limiti. È accaduto a un tranquillo artigiano settantenne residente a Giussano che, all’apice dell’ennesima violenta discussione tra moglie e figlio, d’istinto ha impugnato la pistola, regolarmente denunciata, e ha sparato tre colpi in aria.

Uno si è infranto sul soffitto di casa, gli altri sono stati esplosi all’esterno dell’abitazione. Un rumore che ha richiamato i vicini.

È successo alla mattina di mercoledì 15 giugno. Sul posto i carabinieri della compagnia di Seregno allarmati dai vicini che hanno temuto il peggio. Quando hanno bussato alla porta dell’abitazione, gli uomini dell’Arma si sono trovati di fronte una normale famiglia.

Il settantenne ha ammesso subito la propria colpa. Ha raccontato che da tempo il figlio adolescente sarebbe a dir poco irriverente nei confronti della madre. Un’età difficile la sua, che a dire del padre trasformerebbe quasi ogni momento della giornata in una lite furibonda.

Mercoledì lui non ci ha visto più. Invece di alzare la voce, invece di placare gli animi, per zittire i contendenti, ha preso la sua pistola modello Sig Sauer calibro 9×21, una semiautomatica regolarmente denunciata, ha alzato il braccio verso il soffitto e ha sparato.

Un gesto che ha ripetuto anche all’esterno dell’abitazione. Uno sfogo non giustificabile. Un’arma è pur sempre un’arma. Fortunatamente nessuno si è ferito, ma i militari hanno proceduto innanzitutto a sequestrare i bossoli e naturalmente anche la pistola.

Tutto si è concluso senza feriti. Pistola e bossoli sono stati sequestrati, l’artigiano, incensurato, è stato denunciato per minacce aggravate. Tra padre e figlio, prima del risuonare dei colpi d’arma da fuoco, erano volate parole grosse. L’aggravante è naturalmente data dall’aver impugnato la pistola facendo fuoco. Dovrà rispondere anche di esplosioni pericolose ed è stato segnalato all’autorità di pubblica sicurezza per la revoca del porto d’armi e del possesso di armi.