In sala si parlava di come educare i figli, fuori un gruppetto di ragazzi si divertiva a prendere a calci cartelli e cestini della spazzatura, facendo così tanto rumore da dover interrompere il convegno. È successo la scorsa settimana, quando, mentre in sala consiliare l’assessore alla Legalità Elisa Grosso moderava una delle serate rivolte alle famiglie e a chi si occupa dell’educazione dei ragazzi, cinque o sei giovani, di età compresa fra i 14 e 18 anni, hanno preso a calci un bidone, alcuni pannelli informativi degli uffici comunali e urinato contro il muro del bar al pian terreno del Municipio, causando un baccano tale da portare lo stesso assessore a chiedere l’intervento del messo comunale.
«L’incontro era in corso – ha spiegato Grosso – ma, a un certo punto, erano tanto forti i rumori provenienti dal piazzale da dover interrompere quello che stavo facendo e chiedere al messo di uscire per verificare cosa stesse accadendo. Ed è emerso che dei ragazzi stavano prendendo a calci alcuni manufatti oltre a urinare contro il bar. Quando il nostro personale è sceso per accertarsi se stesse succedendo qualcosa, loro non si sono minimamente preoccupati del loro comportamento e delle possibili conseguenze. A quel punto, la cosa più opportuna da fare ci è sembrata quella di chiamare i carabinieri, che sono arrivati anche velocemente, ma, quei giovani sono scappati ».
Stigmatizza l’accaduto l’assessore: «È una cosa vergognosa che dei giovani – queste le sue parole – un lunedì sera, mentre la sala consiliare è aperta per un incontro, forse perché non hanno altri interessi, trascorrano il tempo a spaccare gli arredi comunali e non abbiano il minimo rispetto non solo delle cose, ma nemmeno delle persone. Questa cosa deve farci pensare: come Comune mettiamo in atto molte energie per affrontare la questione educativa, ma credo servano interventi anche di altro tipo. Non è possibile che, settimanalmente, si verifichino vandalismi contro la cosa pubblica e i ragazzi nemmeno abbiano il timore di essere visti».
Da un conteggio dell’Ufficio tecnico, all’anno, mediamente, il Comune spende circa 100 mila euro per riparare quanto danneggiato da vandali, la cui identità rimane, per lo più, ignota.
«Sono soldi pubblici – ha aggiunto Grosso – che poi mancano per altri progetti. Impieghiamo operai comunali e soldi della comunità per riparare quanto costoro spaccano o sporcano o rubano».
Il Comune ha partecipato a un bando regionale per il finanziamento di alcune telecamere che verrebbero posizionate proprio nella piazza comunale: «Purtroppo, però – ha concluso Grosso – accade che rompano anche quelle o che con bombolette spray le oscurino».