“Ogni mattone è partecipazione. La casa a misura di tutti: spunti e riflessioni”. Questo il motore della serata che associazione Stefania in collaborazione con Edoniamo Speranza onlus, due realtà lissonesi, ha organizzato sabato all’Hotel de La Ville di Monza in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità (3 dicembre). Il tema dell’abitare in autonomia per le persone con disabilità è stato al centro della serata raccontato attraverso le testimonianze dell’architetto Federico Carrer, di Mattia Muratore, ambasciatore dello sport paralimpico e della professional organizer Erika Micheletti.
Giornata internazionale della disabilità: 140 persone alla charity dinner di Associazione Stefania e Edoniamo Sperianza onlus
Associazione Stefania è stata pioniera sul tema, realizzando Casa Stefania alcuni anni fa, un appartamento in cui abitano quattro adulti insieme a un educatore e, proprio sulla base degli ottimi riscontri e per rispondere ad un’esigenza sempre più presente sul territorio ha in cantiere una seconda struttura, casa San Carlo sempre destinata al tema abitativo in autonomia per persone con disabilità. Una serata che ha raccolto oltre centoquaranta tra amici, imprenditori sensibili al tema dell’inclusione che hanno ascoltato con piacere le parole di Mattia Muratore, che ha ben illustrato le criticità ma anche le positività dell’autonomia abitativa.
Giornata internazionale della disabilità: i progetti di casa Stefania e cas San Carlo
«Casa San Carlo è un progetto ambizioso ma, forti dell’esperienza di casa Stefania – ha spiegato Massimo Parravicini – presidente dell’associazione Stefania- siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre forze. Proprio i risultati positivi con le persone che già stanno facendo questo percorso ci ha spinto ad una seconda casa».
Da sempre accanto a questa realtà i vicini lissonesi di Edoniamo Speranza, attraverso eventi e momenti di raccolta fondi da destinare a realtà del territorio. «Per il secondo anno abbiamo voluto organizzare questa serata con gli amici di Stefania – commenta Mattia Mauri, presidente di Edoniamo Speranza – puntando, questa volta, sul tema dell’abitare. Per questo sono stati invitati due testimonial che, con punti di vista differenti, hanno illustrato le due facce di una stessa medaglia».
Giornata internazionale della disabilità: la testimonianza di Mattia Muratore
Una charity dinner che ha conquistato tutti, grazie al lavoro dietro alle quinte di Anna Pirola, referente per il foundraising e Gabriele Roncarati, referente dei progetti di Stefania. «Questo è il mio Natale. Con gli amici di Stefania si è creata una grande sintonia – racconta Marco Loi, imprenditore e titolare di Tecnoapp – partecipiamo ai loro progetti in tanti modi e vedere come stanno crescendo, pensando sempre più a rispondere ai bisogni delle famiglie è emozionante. Facciamo la nostra parte, condividiamo gli stessi valori e, insieme, cerchiamo di costruire qualcosa».
Le difficoltà per chi ha una disabilità nel trovare una casa su misura sono tante ma non insormontabili. «Ogni persona ha le sue esigenze, la casa deve essere adattata proprio per questo – conclude Mattia Muratore – non solo nelle cose più banali, come l’ascensore o una pedana per i gradini ma, nelle piccole cose. Come l’altezza del letto o quella dei mobili della cucina, tutto deve essere alla portata di chi, come nel mio caso, è in carrozzina. Perché essere autonomi rende libera una persona, che in casa propria deve sentirsi serena e non deve dipendere da nessuno. Non esistono soluzioni uguali per tutti è importante però che ci sia ascolto reciproco, quando si deve sistemare una casa per una persona che ha una disabilità». Per maggiori informazioni sui progetti di associazione Stefania scrivere a fr@associazionestefania.it.