Ha parlato a una platea di imprenditori sottolineando come lui stesso appartenga alla categoria. Una precisazione che Adriano Galliani, già proprietario dell’Elettronica Industriale di Lissone poi venduta all’amico Silvio Berlusconi, ha fatto martedì mattina nella sede monzese di Confartigianato Imprese Apa Milano Monza Brianza. Una visita che l’amministratore delegato del Monza ha effettuato insieme a Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. “Molti – ha spiegato Galliani – pensano che io sia un dirigente calcistico. Ma non è così. Io sono un imprenditore come voi. Ho fondato un’azienda che oggi ha 1.500 dipendenti. La mia impresa ha realizzato 2.500 ripetitori in tutta Italia. Ma non lo sapeva nessuno. Lo sapevamo solo io e quelle persone che mi vendevano un pezzetto di terreno sul quale installavamo il ripetitore”.
Elezioni suppletive, Galliani agli imprenditori: “Non avrei accettato altro collegio”
Il mondo artigiano ha voluto conoscere dal diretto interessato le motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi per il Senato, nel collegio dove nelle precedenti elezioni s’impose Silvio Berlusconi. A fare gli onori di casa sono stati Giovanni Barzaghi, presidente Confartigianato Imprese Apa Monza Brianza e Paolo Galassi, presidente dell’Associazione delle Piccole e Medie Industrie di Milano e Monza. Per Galliani l’elezione sarebbe un modo per ricevere idealmente il testimone da Berlusconi (“ho avuto la fortuna di vivere con un genio”). “Sono nato e cresciuto a Monza – ha sottolineato Galliani -, la mia azienda era a Lissone. Non avrei accettato la candidatura in nessun altro collegio italiano. Noi non siamo per la legalizzazione delle droghe leggere e per la gestione del fine vita”.
Galliani alla Confartigianato: “Preferisco stare con quelli che fanno”
Il candidato al Senato ha respinto senza incertezze l’accusa di «assenteismo». Galliani, in pratica, non ha preso parte al faccia a faccia con gli altri candidati organizzato dal TG3 regionale. “Preferisco – ha puntualizzato – andare in mezzo alla gente, piuttosto che prendere parte a dibattiti sterili. Preferisco incontrare quelli che fanno, piuttosto che quelli che parlano”. Il ministro Tajani ha riconosciuto l’importanza che la conquista del seggio brianzolo avrebbe per l’attuale Governo. “Noi – ha commentato Tajani – siamo convinti che servano Governi stabili. Noi siamo per la riforma delle autonomie e per il premierato. Ma ora soprattutto al Senato abbiamo bisogno di non perdere parlamentari. Perciò è importante che Monza e la Brianza eleggano un senatore della maggioranza”.