A Monza e Brianza sono stati registrati un numero di furti in casa quattro volte superiori rispetto alla Provincia di Napoli. Lo dicono i dati del ministero dell’Interno. E quindi? Sono l’effetto sorpresa e la rapidità le armi vincenti degli antifurti nebbiogeni in commercio. Un sistema di sicurezza molto usato all’estero ma che in Italia ha cominciato a prendere piede solo in questi ultimi anni.
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Il meccanismo è semplice. Quando avviene un’effrazione segnalata da due diversi sensori presenti in casa (per evitare che il sistema si metta in funzione anche solo al passaggio del gatto) l’ambiente si riempie immediatamente di nebbia: da 30 secondi a un massimo di due minuti per saturare completamente la stanza di una cortina densa e impenetrabile.
Niente di chimico o dannoso per la salute, si tratta di nebbia alimentare (al sapore di zucchero filato) che non lascia alcun residuo su mobili e oggetti della casa e non richiede nessuna pulizia dopo l’erogazione. Per farla sparire semplicemente basta areare la casa.
«Gli antifurti nebbiogeni sono altamente sicuri ed efficaci – spiegano dall’azienda monzese Nwiretech, distributori unici della nebbia certificata – perché colgono di sorpresa il ladro non consentendogli in alcun modo di andare in giro per casa. Possono essere applicati a qualsiasi sistema di sicurezza già installato. È sufficiente infatti collegarli ai sensori che segnalano l’effrazione».
Il solo sistema d’allarme, infatti, serve semplicemente a mettere fretta al topo d’appartamento che, disturbato dal rumore, è costretto a procedere più velocemente, la nebbia invece rende impossibile la visuale. Per un appartamento di 80 metri quadrati bastano 60 secondi perché la caldaia che produce l’effetto completi l’erogazione.
A richiedere maggiormente questo tipo di antifurto sono soprattutto gli esercizi commerciali (tabaccherie e negozi di abbigliamento in particolare), ma in questi ultimi anni anche qualche privato l’ha scelto per difendere il proprio appartamento. Il prezzo di installazione è simile a quello di un comune antifurto (circa 1.600 euro più Iva per un appartamento da 80 metri quadrati), ma questo tipo di soluzione consente di abbassare il premio assicurativo.
«La tecnologia utilizzata nel sistema nebbiogeno è superiore a quella del sistema d’allarme tradizionale – confermano i tecnici della Nwiretech – e poi l’effetto è duraturo, la nebbia non evapora e non deposita fino a quando non si creano correnti in casa che la spazzano via».
Decisamente meno tecnologiche ma molto più richieste sono le classiche inferriate, il deterrente più utilizzato dai proprietari di casa. Una soluzione solitamente adottata da chi abita in case singole o ai piani bassi, ma che sempre più spesso viene richiesta anche dai condomini, per gli appartamenti che si trovano agli ultimi piani.
«I ladri solitamente entrano dalle finestre perché sono più facili da scassinare rispetto a una porta blindata – spiega Flaviano Villa, titolare della FV 90 di Villasanta -. Per questo le persone scelgono questo tipo di soluzione: l’allarme infatti non viene quasi mai messo in funzione quando si è in casa, e molto spesso i ladri entrano in azione anche quando i proprietari sono all’interno».
Negli ultimi cinque anni il giro d’affari dell’azienda è cresciuto del 30%. «La gente si rivolge a noi dopo aver subito un furto o dopo che i ladri sono entrati dal vicino – continua -. Le inferriate unite a una buona serratura di ultima generazione, con defender e chiave a profilo europeo, garantiscono un ottimo livello di sicurezza. Sono interventi certamente costosi, ma i clienti preferiscono spendere per sentirsi sicuri in casa propria».