Furti in casa: “Bonus sicurezza” questo sconosciuto e per il 91% servono più controlli

“Bonus sicurezza”: pochi conoscono la misura del Governo che dà la possibilità di detrarre le spese sostenute per l’installazione di sistemi di sicurezza.
I furti in appartamento restano un nodo critico
I furti in appartamento restano un nodo critico SPEZIARI GIOVANNI

Solo poco meno del 6% degli intervistati nell’ambito del rapporto Censis-Verisure dice di “conoscere bene” il cosiddetto “Bonus sicurezza”, una misura del Governo che dà la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 36% delle spese sostenute per l’installazione di sistemi di sicurezza.

Nonostante si tratti di una misura che è stata introdotta da oltre un decennio, il 60,5% degli italiani dichiara di non esserne a conoscenza, il 33,6% ne ha sentito parlare ma non sa bene di che cosa si tratti. Gli intervistati ritengono che per ridurre i furti in abitazione siano particolarmente efficaci un maggior controllo del territorio: per il 91,7% significa intensificare il presidio delle Forze dell’ordine nelle zone considerate più a rischio e per il 69,6% utilizzare la vigilanza privata a integrazione del servizio pubblico. Il 77,5% suggerisce un inasprimento delle pene previste per il reato di furto in abitazione e il 76% campagne di sensibilizzazione.

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