Dopo la mobilitazione del 15 marzo gli studenti di Monza non tornano in piazza, ma studieranno per rafforzare le loro posizioni teoriche e per rispondere per le rime alle critiche e alle accuse che in tanti, nei giorni scorsi, hanno mosso contro il loro operato: gli studenti hanno intenzione di stendere una sorta di manifesto, contenente una lunga serie di rivendicazioni. È proprio con quel documento tra le mani che, quando sarà pronto, vorranno presentarsi in Comune.
Hanno indetto per venerdì pomeriggio, dopo le 15, un’assemblea pubblica in piazza Trento e Trieste per discutere e decidere insieme le prossime mosse. E parteciperanno la prossima domenica, 31 marzo, all’iniziativa promossa da Green Walking Monza con il gruppo Co-Scienza e Legambiente per fare plogging, ovvero per raccogliere i rifiuti mentre si fa attività fisica: appuntamento alle 15.30 davanti al Mosè Bianchi.
Intanto non è passato inosservato che lunedì, in consiglio comunale, nemmeno una parola sia stata spesa per commentare lo sciopero per il clima che lo scorso venerdì ha radunato in piazza Trento e Trieste circa 2.500 studenti: i ragazzi della rete “Fridays for Future – Monza” se ne sono accorti subito e ne sono rimasti sorpresi.
«Da quanto tempo la piazza non veniva riempita da così tanta gente – ha commentato Samuele Duci, rappresentate di istituto del Mosè Bianchi e tra i promotori dell’iniziativa – pensavamo di meritare dell’attenzione, credevamo che qualcuno intervenisse. Uno dei nostri è andato apposta in consiglio comunale, ma è stato inutile. Per questo abbiamo intenzione di presentarci tutti insieme, in consiglio, prossimamente, per cercare di avviare una discussione democratica».