Fitness o divertimento: due progetti del Politecnico sul tavolo per la nuova piscina coperta di Lissone

Al Comune la scelta tra un impianto “Water and fun” più strettamente dedicata al divertimento o uno “Acqua e Fitness” con palestra, area fisio-riabilitativa, spa, area wellness: costi di realizzazione tra gli 8 e i 10 milioni
Il rendering di uno dei progetti
Il rendering di uno dei progetti Elisabetta Pioltelli

Piscina coperta di Lissone, ecco i due progetti del Politecnico di Milano. Sono due le alternative presentate ufficialmente al Comune, tra di esse emergerà quella che sarà realizzata al centro sportivo comunale di via Cilea.

La prima è “Water and fun” e – fa sapere il Comune -prevede costi di costruzione fra gli 8 e i 9 milioni di euro e una redditività di gestione tale da consentire il pagamento di un canone annuo di locazione a favore del Comune di 120mila euro; la seconda di chiama “Acqua e Fitness” e prevede costi di realizzazione leggermente superiori (9,5 – 10 milioni di euro) e una redditività annua per il Comune di circa 90mila euro. Differenti saranno anche i servizi offerti al pubblico: “Water and fun” è la tipologia di impianto più strettamente dedicata al divertimento; al suo interno nell’ipotesi avanzata dal Politecnico di Milano troverebbero posto scivoli d’acqua, spray park, un’area con vasche ludiche, una piscina all’aperto, area benessere, area esterna relax e una vasca corsistica.

Ruota invece attorno al fitness la tipologia “Acqua e Fitness”, per la quale il Politecnico prevede invece di concentrarsi su area fitness, vasche acquafitness, palestra, area fisio-riabilitativa, spa, area wellness e vasca per corsi in acqua.

«Come evidenzia anche il Politecnico di Milano nella sua relazione, la piscina del terzo millennio è una realtà in evoluzione dove convivono le passioni agonistiche con gli entusiasmi del “nuovo che avanza” – affermano il sindaco Concettina Monguzzi, il vicesindaco Marino Nava e Renzo Perego, assessore allo sport – la piscina a cui stiamo pensando vuole essere un ambiente non più circoscritto agli addetti ai lavori, ma aperto a tutti, giovani e meno giovani, nuotatori e “fitness-acquatici”, che sia al tempo stesso un polo sportivo, ludico e aggregativo. Sulla base della documentazione tecnica fornita dal Politecnico di Milano, ci concentreremo ora sull’individuazione della strada più giusta da percorrere sia in ottica lissonese che allo scopo di fornire servizi attualmente non esistenti anche ai Comuni limitrofi».